risvegliare l’antica memoria
perché non siano mai persi
i crudeli sorrisi di morte,
di coloro che per la vacuità
ogni giorno alzavano bandiera.
Non sarà un vento di pace
a coprire l’orrore dei fatti,
gli infiniti sguardi spezzati
dei figli di sole e di luna*
la cui gioia nata dal bene
fu coperta dall’odio di un folle.
Non potrà il vento celare
le alte montagne di corpi
e i tanti sogni interrotti
che non troveranno più luce
per un passato sporco di sangue
di un uomo che più non lo era.**
In ogni giorno rivedo il candore,
quel tuo allegro sorriso di miele
e un tenero sguardo d’amore
che questo vento mi fa ricordare,
come una brezza leggera e soave
che accarezza il mio viso di figlio.
*Ogni giorno la figlia del Sole e della Luna pregava i suoi genitori di portarla con loro
nei numerosi viaggi intorno al Mondo.
** “Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no. »
(“Se questo è un uomo” di Primo Levi)
La poesia che avete letto è opera di Pagu ed è risultata la vincitrice tra quelle che hanno partecipato al terzo Contest Poetico di escrivere.com. Il tema del contest era: “Il vento” ed era stato scelto da Willy, vincitrice dello scorso contest.
Pagu
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