Verbo: intimidire

Creato il 09 gennaio 2012 da Patuasia

Il termine intimidazione ha fatto capolino nella nostra Regione poco tempo fa con la vicenda dei due importanti  imprenditori calabresi presi di mira da alcuni esponenti della ‘ndrangheta. Eppure il termine dovrebbe essere ben conosciuto in Valle a prescindere dalle implicazioni calabre. Quando un politico unionista, in occasione della raccolta firma per il referendum sul pirogassificatore, grida agli astanti di non firmare cosa fa? Intimidisce. Quando altri politici, sempre unionisti, passeggiano fuori dai seggi per controllare l’elettorato cosa fanno? Intimidiscono. Le telefonate isteriche in campagna elettorale e i numerosi sms che ricordano quel piacere dato e quel favore chiesto cosa sono, se non delle vere e proprie intimidazioni? Quando solo alcuni blogs vengono oscurati di cosa si tratta? Il controllo oppressivo sulle teste di tutti che cosa significa? Ci sono delle differenze è vero: nel primo caso l’intimidazione di tipo tradizionale, fa ancora uso della scrittura, forse perché considerata meno rintracciabile; nel secondo si affida alla comodità della tecnologia. Alle pallottole dei calabresi si contrappone il posto con data di scadenza degli unionisti. Il metodo di fondo è lo stesso, cambiano i particolari che si fanno più “civili”, ma la parola: intimidazione ha lo stesso sapore acido.