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Vergogna in Iran: ancora un cristiano condannato al carcere per la sua fede. Ma l’Occidente tace…

Creato il 24 aprile 2015 da Nopasdaran @No_Pasdaran

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Ancora un cristiano perseguitato nella Repubblica Islamica, ancora silenzio da parte della Comunità Internazionale. Questa volta, la spada oppressiva del regime si e’ rivolta contro Ebraham Firoozi, giovane ragazzo iraniano, accusato di aver abbandonato l’Islam per abbracciare il Cristianesimo, un peccato considerato in Iran un atto di apostasia.

Arrestato per la prima volta nell’agosto del 2013, Ebraham Firoozi e’ stato inizialmente rilasciato, per poi essere arrestato nuovamente nel marzo dello stesso anno, con l’accusa di “propaganda contro lo Stato”. Condannato ad un anno di carcere e due di esilio, Ebrahim Firoozi e’ ricomparso davanti al giudice proprio in questi giorni. Qui, domenica scorsa, il giudice Moghiseh della Sezione 28 della Corte Rivoluzionaria iraniana ha condannato Ebrahim Firoozi a cinque anni di detenzione, accusandolo di rappresentare un pericolo per la sicurezza nazionale (classica imputazione contro i nemici politici e religiosi del regime).

Vogliamo ricordare che, secondo la denuncia dell’inviato speciale per i diritti umani in Iran delle Nazioni Unite Ahmad Shaheeh, nelle carceri iraniane ci sono oltre 90 cristiani imprigionati per motivi religiosi. Per la maggior parte, si tratta di esseri umani detenuti per aver abbandonato l’Islam ed aver abbracciato il cristianesimo evangelico. Per loro non esistono ne proteste ufficiali, ne pressioni politiche per salvarli. Al contrario, esiste solo un Occidente indifferente, troppo preso a portare avanti l’appeasement verso il regime iraniano.



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