La Bolla delle lobby e della diplomazia ti insegna infatti a pensare così: non c'è un giusto e uno sbagliato, basta che sia argomentato in ottimo brussel-inglese e impacchettato in una sequenza che appaia logica.
All'inizio tutto ciò mi sembrava mostruoso. E invece adesso che ci metto pochi minuti a buttare giù le parole giuste per un'ipotetica campagna di comunicazione per l'Onu, e faccio del networking con personaggi incravattati di ogni tipo il mio pane quotidiano, comprendo.
Non amo, ma comprendo.