In una cittadina fotocopia di Crema, una multinazionale, tale LgB, si occupa di biotecnologia, traguardo di tre fratelli, lo scienziato, lo squalo e l’arrivista. Un presunto incidente di laboratorio, con conseguente fuoriuscita di un virus mortale, condannato dal giornale locale, scatena il panico; in ospedale due malati fanno di un’ipotesi la certezza.
L’intricata vicenda vede come protagonista Duilio Cattaneo, uomo della LgB, uomo onesto, idealista, coerente; alla soglia dei sessanta Duilio deve rimescolare le carte della sua vita e decidere se saltare o continuare a galleggiare.
Personalmente, ho trovato molto interessante la struttura dei coprotagonisti, i personaggi secondari risultano estremamente curati da Antonio Grassi, quasi volessero rubare la scena al protagonista. Complesso, non solo per la storia narrata, ma per l’umanità sintetizzata nelle sue pagine, Vernice Fresca è un thriller, italiano, ma è anche la sintesi di una generazione, attualmente decisamente poco amata, è uno scontro tra progresso e coscienza, uno spaccato della provincia. Un pezzo di storia italiana, perché, anche se abilmente rimodellata da Antonio Grassi, il romanzo fa riflettere sul potere della piccola Italia nei confronti della grande America, della piccola provincia verso la grande città, dell’onesto, o onesto al meglio delle sue possibilità, consapevole di chi continua a dare le carte.
A quei tempi essere compagni garantiva l’appartenenza a una schiatta speciale, che negli anni successivi si sarebbe rivelata molto comune, poco diversa dalle altre. Tanto deludente da consentire a un piazzista mediatico di fondare un partito di successo.
Un libro che consiglio a chi ama i thriller e gli ideali, con equilibrata parsimonia e poca illusione.
Titolo: Vernice Fresca
Autore: Antonio Grassi
Editore: Libreria Dornetti – Crema
Anno: 2013
Prezzo: 17,00 Euro