I banditi, moldavi e italiani, avevano messo a segno un grande furto al Museo Civico di Castelvecchio a Verona, trafugando opere di inestimabile valore.
Le indagini in corso per assicurare alla giustizia gli autori del “colpo del secolo” ai danni del Museo Civico del Castello Scaligero (o “Castelvecchio”) di Verona hanno subito oggi, a quasi quattro mesi dalla rapina avvenuta nella notte tra il 19 e il 20 novembre 2015, un’improvvisa svolta: a finire in manette sono state per dodici persone con l’accusa di aver messo a punto e portato a termine l’operazione. Avrebbero partecipato a vario titolo all’azione per la sottrazione al museo di ben 17 tele di inestimabile valore (si parla comunque di svariati milioni di euro).
Verona, Castelvecchio. Photo credit: Thanate Tan / Foter.com /
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L’operazione di arresto, condotta dalla Squadra mobile di Verona e dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico sotto la coordinazione del sostituto procuratore Gennaro Ottaviano, ha interessato dodici persone, dieci delle quali di nazionalità moldava e due italiani. Nove dei fermati sono stati rintracciati proprio in Moldavia e tre a Verona. Stando alle indagini e alle ricostruzioni degli inquirenti, la guardia giurata in servizio al momento della rapina, inizialmente ritenuta estranea ai fatti, avrebbe avuto il ruolo di “basista” per la banda. La fidanzata moldava del fratello della guardia sarebbe inoltre il contatto tra i membri italiani e i connazionali coinvolti.
La refurtiva si troverebbe al momento ancora in Moldavia, in attesa di essere recuperata. I quadri trafugati dal Museo Civico di Verona, stando all’elenco diffuso, comprende cinque opere del Tintoretto (“Madonna allattante“, “Trasporto dell’arca dell’alleanza“, “Banchetto di Baltassar“, “Sansone“, “Giudizio di Salomone“), “Dama delle licnidi” di Peter Paul Rubens, “Sacra famiglia con una santa” di Andrea Mantegna, “ Ritratto maschile” della cerchia di Jacopo Tintoretto, “Ritratto di ammiraglio veneziano” della Bottega di Domenico Tintoretto, “ Madonna della quaglia” delPisanello, “San Girolamo penitente” di Jacopo Bellini, “Ritratto di giovane con disegno infantile” e “Ritratto di giovane benedettino” di Giovanni Francesco Caroto, “Porto di mare” di Hans de Jode e “ Ritratto di Girolamo Pompei” di Giovanni Benini.
di Andrea SEVERINA
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