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Verona, inaugurato “Vinitaly”: in mostra i migliori vini e distillati italiani

Da Stivalepensante @StivalePensante

Al via il Vinitaly 2014, il più importante salone mondiale dedicato al vino e ai distillati, che da oggi, fino a mercoledì 9, metterà in mostra le migliori etichette italiane. Saranno ben 108 le aziende vitivinicole regionali che rappresenteranno il Friuli Venezia Giulia nella collettiva coordinata dall’Ersa (Agenzia regionale per lo sviluppo rurale) alla 48esima edizione. Secondo l’indagine Coldiretti/Ixé, oltre 2 giovani italiani su 3 (68%) nel 2014 vorrebbero partecipare alla vendemmia.

(artecoservice.it)

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Una presenza che, in collaborazione con l’Agenzia TurismoFvg, farà perno su uno stand di 1.500 metri quadri, allestito secondo criteri progettuali già consolidati nelle precedenti edizioni per promuovere nel modo più efficace, assieme alle preziosità vitivinicole, anche quelle dell’agroalimentare, nonché le risorse turistiche di una regione tutta da scoprire. Alla Fiera di Verona, in occasione dell’inaugurazione dell’evento, cui parteciperà il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina, saranno presenti anche la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e il vicepresidente e assessore alle risorse agricole, Sergio Bolzonello, assieme a tanti rappresentanti istituzionali e referenti del “sistema Italia”, a testimoniare il successo del vino italiano, ma anche dell’olio d’oliva e dell’alimentare di qualità.

La vitivinicoltura del Friuli Venezia Giulia vale circa un milione di ettolitri, poco più del 2 per cento della produzione nazionale. Poco in termini di quantità, moltissimo sul piano della qualità, poiché il punto di forza dei produttori regionali sta nell’eccellenza di straordinari vini bianchi e formidabili rossi. Un’eccellenza destinata ad essere protagonista nello stand del Friuli Venezia Giulia (padiglione 6, area C7-E8), costituito da un corpo centrale e da un piano rialzato, con una saletta dove sono in programma un ricco calendario di degustazioni e incontri per la promozione del territorio, sotto il profilo dell’enogastronomia e più in generale turistico.

Il primo appuntamento, già fissato per questa mattina, alle ore 10.00, con “Bottega Friuli Venezia Giulia: modernità d’altri tempi”, dove sono state presentate delle novità e delle potenzialità regionali, a cura di TurismoFVG. Quindi alle 12 l’inaugurazione dello stand istituzionale; a seguire (ore 15.30) la prima degustazione, dal titolo “Le dolci note del Friuli Venezia Giulia e (ore 17.00) la presentazione di un manuale della vite, Edizioni L’Informatore Agrario.

Degustazioni e presentazioni proseguiranno fino a mercoledì. Oltre alle 108 aziende della collettiva, che ospita anche i Consorzi delle DOC, con una selezione delle etichette rappresentative delle diverse aree, un’ottantina di altre aziende saranno comunque a Verona a livello individuale.

Intanto la Coldiretti ha presentato un’analisi a Verona, dove è presente con il proprio stand, nel Centro Servizi Arena (corridoio tra i padiglioni 6 e 7). Il settore nel 2013 ha offerto opportunità di lavoro a un milione e 250 mila italiani nel 2013, mentre il fatturato del vino e degli spumanti in Italia cresce del 3 per cento e raggiunge nel 2013 il valore record di 9,3 miliardi per effetto soprattutto delle esportazioni che per la prima volta hanno superato i 5 miliardi (+7 per cento) alle quali si e’ aggiunto un leggero incremento delle vendite sul mercato nazionale che sono risultate pari a 4,2 miliardi (+1,5).

Nel 2013 gli italiani hanno acquistato meno vino in quantità, ma a prezzi maggiori con il risultato che il fatturato realizzato sul mercato nazionale è aumentato, ma è l’export di vino a registrare uno storico record, superando per la prima volta il muro dei 5 miliardi, il 7 per cento in più rispetto all’anno precedente. Vendite in aumento un pò ovunque, dalla Gran Bretagna (+15 per cento) alla Francia (+9), alla Germania (+6). Balzo avanti anche in Russia, con un +14 per cento, ma le bottiglie tricolori spopolano anche negli Stati Uniti con un +7 per cento mentre – continua la Coldiretti – si inverte la tendenza e crollano invece per la prima volta le esportazioni di vino italiano in Cina con un calo del 3 per cento in valore a 74,8 milioni.

Secondo uno studio della Coldiretti la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in 18 settori: 1) agricoltura, 2) industria trasformazione, 3) commercio/ristorazione, 4) vetro per bicchieri e bottiglie, 5) lavorazione del sughero per tappi, 6) trasporti, 7) assicurazioni/credito/finanza, 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri, 9) vivaismo, 10) imballaggi come etichette e cartoni, 11) ricerca/formazione/divulgazione, 12) enoturismo, 13) cosmetica, 14) benessere/salute con l’enoterapia, 15) editoria, 16) pubblicita’, 17) informatica, 18) bioenergie.

Non è un caso che la laurea del gruppo agrario ed enologico si colloca sul podio tra quelle con i migliori esiti lavorativi occupazionali con l’82,5 per cento dei laureati che è occupato a cinque anni dalla conclusione del ciclo di studi contro il 74,2 per cento di quelli del gruppo giuridico, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Almalaurea.

Il settore del vino è uno dei più ambiti dai giovani sia per fare una esperienza lavorativa che per investire, come dimostra il fatto che sono ben 19.423 le aziende agricole specializzate in viticoltura su 141mila ettari di vigneto condotte da under 40 anni e rappresentano il 12% del totale delle 161.716 aziende agricole “giovani”, secondo le elaborazioni Coldiretti sui dati relativi all’ultimo censimento. In altre parole più di un giovane su dieci che diventa imprenditore in agricoltura sceglie di scommettere sul vino. La Coldiretti al proprio stand a Vinitaly ha attivato un sistema informatico autorizzato dal ministro del Lavoro che opera attraverso un apposito sito web nazionale nel quale verranno acquisite, archiviate e rese disponibili in forma pubblica tanto le richieste di manodopera delle imprese che i curricula e le disponibilità dei lavoratori.

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