VERONA. Nessun miracolo con l’Hellas. Ora si torni a pensare al campionato.

Creato il 03 dicembre 2015 da Agipapress

La curva dell'Hellas 

VERONA. Niente miracolo, purtroppo: il sogno del Pavia si infrange nella città di Romeo e Giulietta. I ragazzi di Marcolini per tutta la partita tengono testa a uno squadrone come l’Hellas Verona di Toni e Pazzini. Forse è mancato un po’ di cattiveria che di solito il Pavia ha, forse c’è stata la paura di crederci fino in fondo poiché a detta di molti cronisti poi presenti in conferenza stampa e nella “mix zone” del Bentegodi, i Longobardi non avrebbero meritato di perdere ma quantomeno di andare ai supplementari. Poi è anche vero che il Verona alla distanza è venuto fuori con i suoi tantissimi campioni come Toni, Ionita, Haldfredsson e tanti altri che hanno fatto una grandissima partita. Un merito però va riconosciuto sicuramente anche a mister Delneri, il neo mister scaligero chiamato al posto di Mandorlini, che ha saputo mettere a posto la difesa scaligera non permettendo agli ospiti di trovare il passaggio finale giusto. Un grande merito va dato anche alla curva veronese caldissima che nonostante il gran freddo e la classifica dove il Verona è ultimo, non ha mai smesso di incitare i loro beniamini chiamandoli poi sotto la curva. Che dire del Pavia? E’ stata un’avventura comunque bellissima che gli azzurri hanno onorato al massimo mettendoci cuore, testa, coraggio;  avrebbero potuto avere la spinta per quel passaggio del turno che sarebbe stato storico.
Al ritorno però occorre tornare a pensare al campionato che rappresenta davvero l’obbiettivo finale.  (Ca.Lo)

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