Verona Pd: Proposta di modifica del regolamento sulle nomine
Creato il 06 giugno 2012 da Leone_antonino
@AntoniLeone
Si è volta
stamattina la conferenza stampa del Gruppo consiliare Pd de Comune di Verona,
rappresentato da Michele Bertucco, capo gruppo, Vincenzo d’Arienzo e Elisa La
Paglia. In tale contesto è statarappresentata la posizione politica del Pd rispetto alle nomine nelle
società partecipate dal Comune.
L’obiettivo
del Gruppo consiliare del Pdè quello d
modificare l’attuale regolamento comunale che disciplina le nomine al fine di
prevedere la verifica dei requisiti di
professionalità e onorabilità dei candidati e la pubblicizzazione deicriteri di nomina adottati
dall'amministrazione.
La proposta si
articola nei seguenti punti:
1. Adozione di
specifiche delibere di indirizzo programmatico per ciascuno degli enti
partecipati. E'
necessario che il Consiglio comunale ritorni ad esercitare il massimo potere di
indirizzo e controllo che lo statuto gli assegna, fissando per ciascun ente gli
obbiettivi a cui i nominati devono attenersi nel corso del loro mandato;
2. Verifica dei
requisiti di professionalità, competenza e moralità dei candidati, da attuarsi tipicamente con la presentazione del curriculum, di una nota illustrativa
del lavoro svolto e di un colloquio. Questo da un lato per prevenire commistioni
di interessi conseguenti al cumulo delle cariche (anche politiche), conflitti
di interessi o delle pendenze con la giustizia (vedi Carta di Pisa,
sottoscritta dall'opposizione). Dall'altra parte per prevenire lo svuotamento
di competenze dei consigli di amministrazione, dove troppo spesso persone prive
della necessaria preparazione si trovano a delegare i propri compiti al
personale amministrativo (es. deleghe conferite al direttore generale
dell'ente);
3. Garanzia delle pari
opportunità, con
l'obbiettivo di formare cda al 50% femminili
4. Pubblicità preventiva delle caratteristiche degli incarichi da ricoprire,
degli emolumenti e dei compensi ad essi connessi, delle candidature pervenute,
dei curricula dei candidati, delle valutazioni di idoneità professionale degli
stessi, nonché di tutti gli atti della procedura, nessuno escluso;
5.Audizioni pubbliche di confronto
con i candidati davanti a commissioni dei consigli elettivi (tipicamente le
commissioni consiliari;
6. Dopo le nomine,
pubblicazione dei criteri di scelta adottati.
Michele
Bertucco ha dichiarato che la proposta prevede la presentazione delle
candidature da parte dei cittadini in possesso dei requisiti richiesti senza la
sottoscrizione dei consiglieri comunali di un determinato gruppo consiliare.
Se la proposta
del gruppo Pd viene accolta dalla maggioranza di Tosi finalmente si potrà
parlare di nomine aperte alla società civile ed all’insegna della
trasparenzae delle competenze.
“In queste
settimane di nomine in enti e aziende partecipate vediamo, si legge nel
comunicato stampa, la politica indulgere sulle proprie debolezze e ricadere nei
ben noti errori di autoreferenzialità e chiusura. Anziché diventare occasione
di apertura alla società civile e di partecipazione per una selezione meritocratica
della classe dirigente, l'attuale tornata di nomine vede ancora una volta il
prevalere di logiche spartitorie sulla base di fedeltà personali, partitiche e
correntizie, senza tenere in minimo conto le competenze di cui gli enti hanno
bisogno. Un errore tanto più grave se solo si pensa che anche dalle capacità
degli amministratori nominati dipendono le possibilità di sviluppo del
territorio e di uscita dalla crisi”.
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