Veronica Mars: maturità e sarcasmo dal piccolo al grande schermo

Creato il 05 giugno 2013 da Alessiamocci

«Il modo migliore per alleviare il dolore per l’assassinio della tua migliore amica, è che tua madre ti abbandoni il più presto possibile. È come colpirsi il pollice con un martello. Poi, quando comincia a pulsare moltissimo, e pensi che non sopravviverai, tagli via il dito».

Tre righe per riassumere una sceneggiatura, la sua protagonista e anticipare la trama di una delle teen drama certamente più mature e riuscite degli ultimi dieci anni. Presenti all’appello tutte le tematiche care al genere, ma vagliate dal crudo sguardo di un’adolescente così fuori dagli schemi da poter essere chiunque. In Italia è stata trasmessa dall’aprile 2006. Ora, con l’aiuto di un cast affezionato e di un pubblico esigente e devoto, verrà realizzato un film tratto dalla serie.

Uno degli elementi che probabilmente si è comunemente portati di più a mal sopportare di una serie tv è la voce fuori campo.

Quello che differenzia la voce di Veronica Mars è il fatto che essa diventi, oltre che commento alle vicende, primo occhio interpretativo delle stesse (in questo molto vicino, anche se con caratteristiche di personaggio diametralmente opposte, al magnetico JD di Scrubs).

Ed è probabilmente questo uno dei punti di maggior forza, poiché vicina all’obiettivo principe di un teen drama, ovvero fornire un’interpretazione, una visione soggettiva, ma mai uguale a se stessa, che si evolve e cresce con il personaggio principale, nella quale ci si possa identificare e confrontare.

Veronica è un’intraprendente e spigliata sedicenne che cerca con intelligenza e talento di districarsi tra la sua vita di studentessa liceale, resa difficile dalle differenze sociali che dividono  lei e i suoi coetanei, e la sua attività di investigatrice privata, sia al fianco del padre ex sceriffo, sia seguendo casi individualmente. A fare da sfondo e allo stesso tempo da filo conduttore investigativo (almeno per quanto riguarda la prima stagione) è il vicino passato di Veronica (l’uccisione della migliore amica) al quale veniamo introdotti dal personaggio stesso puntata per puntata sempre più nel dettaglio.

Il tema principale, per quanto sia sviluppato in direzioni sempre nuove, con trame investigative sovrapposte e avvincenti, rimane quello della crescita in fase adolescenziale, della difficoltà riscontrabili nell’evoluzione delle relazioni e della conservazione degli affetti. Una folgorante e quanto mai contemporanea allegoria sociale di ciò che tormenta e spinge a diventare adulti, con inserimenti tematici talvolta complessi, crudi, portati all’eccesso, sempre accostati dalla voce della protagonista, sarcastica, cinica, ma mai insensibile ai fatti.

Rob Thomas, l’ideatore, ci introduce nella cittadina costiera di Neptune, inesistente ma non poi così fantasiosa, in cui il ceto medio non esiste, in cui o si è ricchi o si è considerati necessariamente poveri. L’ambientazione ricorda le ricche città californiane sul mare che sono già state oggetto di serie di successo (vedi Beverly Hills, o la più recente The O.C.) ma l’approccio fotografico è assai distante da quei prodotti, e per la decisa predominanza dei toni caldi,in particolare negli interni, ricorda piuttosto l’arancio e l’oro padroni nel primo capitolo della trilogia di Ocean di S. Sodebergh, pellicola con la quale condivide peraltro ritmo e dialoghi brillanti.

In Italia inizia ad essere trasmessa dall’aprile 2006, quando negli Stati Uniti si medita su una terza stagione, dopo la fusione della rete madre della serie, la UPN, con THE BW, dalla quale nascerà l’odierna THE CW. Ma sarà proprio in seguito a questa fusione, e alla coincidenza di altri fattori, quale l’incostanza degli ascolti e lo sciopero degli sceneggiatori (che per altro penalizzò altre serie della stessa rete, con riduzione delle puntate e cancellazioni) che verrà chiusa.

Quest’anno riaffiora l’idea, già coltivata da Kristen Bell (interprete della protagonista) e  Rob Thomas, di portare a compimento il sogno dei fan realizzando un film tratto dalla serie. Tre attori principali del cast,oltre alla Bell, e Thomas realizzano un video, che viene diffuso sul web, per pubblicizzare l’idea e invitare a partecipare ad una raccolta fondi (2 milioni di dollari) per la produzione. Con la partecipazione di 91 milioni e cinquecentomila persone, sono stati raccolti su Kickstarter 5,7 milioni di dollari. 

Non resta che sperare che il film sia un tale successo da consentire una diffusione anche oltreoceano.

Written by Giulia Sola


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