Sarà 3 il numero perfetto per la serie di Infinity Blade?
Considerando che si tratta del franchise più profittevole per Epic Games, capace di muovere qualcosa come 30 milioni di dollari, era scontato che Infinity Blade non si sarebbe fermato al secondo capitolo.
Una strisciata vi seppellirà
Una pur gradevole introduzione animata fatica a fare chiarezza sulla trama di Infinity Blade III, destinata a lasciare interdetti tutti coloro che non hanno avuto occasione di leggere i romanzi ispirati alla serie: un aspetto non propriamente gradevole, anche se la storia riveste un ruolo davvero marginale per un gioco il cui focus rimane quello di abbattere giganteschi mostri in duelli all'arma bianca. Da questo punto di vista, poco o nulla è cambiato rispetto ai precedenti capitoli, con un sistema di combattimento che consente di schivare o parare i colpi del nemico agendo su dei tasti virtuali posti sulla parte bassa dello schermo, mentre strisciando con il dito nella direzione giusta è possibile respingere i fendenti dell'avversario con uno dei propri: stordito l'antagonista con azioni difensive particolarmente efficaci, è il momento di passare all'attacco eseguendo sempre degli swipe, preferibilmente unendoli in combo che differiscono a seconda della tipologia di arma usata.
More is less
Un apprezzabile lavoro è stato invece svolto per ciò che concerne l'evoluzione dei personaggio, con i punti esperienza che stavolta non aumentano solo le quattro statistiche principali (salute, attacco, scudo e magia) ma a determinati intervalli sbloccano anche delle abilità speciali che ampliano leggermente il gameplay, quali ad esempio la possibilità di sfruttare delle combo personalizzate per ogni arma diverse da quelle standard. Altre novità riguardano i servizi offerti dall'isola rifugio che funge da base delle operazioni di Siris ed Isa: si possono creare pozioni mischiando gli ingredienti raccolti durante le missioni, potenziare le armi in proprio possesso e persino ricevere le occasionali visite di una mercante che porta con sé equipaggiamento -spesso raro- fortemente scontato rispetto al prezzo base. Peccato che Chair sia cascata nella tentazione di infarcire il titolo di inviti agli acquisti in-app che sarebbero stati opportuni in un prodotto free to play piuttosto che in un gioco venduto a 5,99 Euro: ecco dunque che il tempo necessario all'alchimista ed al fabbro per fare il loro dovere può essere azzerato spendendo dei gettoni, indispensabili anche per acquistare le pozioni, le chiavi e tutti quegli oggetti che esulano dall'equipaggiamento standard.
Infinity Blade III - Intro
I capisaldi della serie di Infinity Blade sono stati sempre una componente tecnica di primissimo livello ed un gameplay che sfruttasse le caratteristiche dei dispositivi Apple per offrire un'esperienza ludica più profonda della media dell'offerta mobile, due obiettivi ampiamente rispettati sia dal primo sia dal secondo capitolo. Con Infinity Blade III si può invece promuovere a pieni voti il solo -eccezionale- comparto estetico, considerando come le nuove introduzioni sul piano ludico non solo coinvolgono esclusivamente gli elementi di contorno, ma finiscono con l'appesantire piuttosto che migliorare la struttura di gioco. Pur mantenendo un invidiabile rapporto tra prezzo e quantità di contenuti, il prodotto Epic lascia inevitabilmente un lieve retrogusto di delusione per un terzo capitolo che poteva senz'altro ambire ad una valutazione più elevata.
Fabio PalmisanoPro
- Graficamente strepitoso
- Grande quantità di contenuti
- Gameplay di base sempre avvincente...
Contro
- ... ma alcune nuove feature non convincono
- Livello di difficoltà sbilanciato
- Presenza inopportuna di acquisti in-app