Il calo congiunturale è la sintesi di un incremento del valore aggiunto nel settore dell'agricoltura, di un andamento negativo nell'industria e di una variazione nulla nel comparto dei servizi. Il primo trimestre del 2014 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al primo trimestre del 2013. Nello stesso periodo il Pil, in termini congiunturali, è aumentato dello 0,8% nel Regno Unito e ha segnato una variazione nulla negli Stati Uniti. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3,1% nel Regno Unito e del 2,3% negli Stati Uniti.
La variazione acquisita per il 2014 è pari a -0,2%. Fonte: Istat
Alla luce dei dati comunicati ieri da Bankitalia che ha certificato che il debito pubblico, nel mese di marzo 2014, è salito a 2120 miliardi di euro, possiamo dedurre che il rapporto debito/pil, nel primo trimestre sia vicino al 136%, in aumento di oltre 3 punti percentuali rispetto ai valori registrati lo scorso 31 dicembre 2013.
Tutto ciò induce a ritenere che le previsioni contenute nel DEF 2014, sono già saltate in aria. Pertanto, anche la fantasiosa possibilità di riduzione del debito pubblico ipotizzata dal governo, si rivelerà del tutto irrealizzabile. Arrivati a questo punto credo che siano aumentate esponenzialmente le possibilità che si arrivi a soluzioni "irrituali" nella riduzione debito pubblico, come la ristrutturazione del debito o imposte patrimoniali una tantum. Con buona pace per i sognatori..... e per i risparmiatori.
Sempre sul tema, negli articoli in seguito segnalati, potete trovare materiale in abbondanza per farvi un'idea ben precisa sull'esatta situazione e anche sulle possibili conseguenze.
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