Verso la Coppa d’Africa 2015: il girone A

Creato il 12 gennaio 2015 da Pablitosway1983 @TuttoCalcioEste

Al via il prossimo sabato 17 gennaio la trentesima edizione della Coppa delle Nazioni Africane. Dopo il forfait del Marocco timoroso dei pericoli di contagio del virus Ebola (e per questo squalificato) si giocherà in Guinea Equatoriale dove oltre alla squadra padrona di casa parteciperanno altre 15 squadre provenienti dalle qualificazioni; tra di loro non ci sono la Nigeria campione in carica e l'Egitto che detiene il record di vittorie (sette) del torneo.

Quattro le sedi dei match: l'Estadio Manuel Enguru di Ebebiyin (nel nord-est del paese al confine col Camerun, capienza 5mila spettatori), l'Estadio de Mongomo (città del presidente-dittatore Teodoro Obiang, alla frontiera col Gabon, 10mila spettatori), il Nuevo Estadio de Malabo (la capitale, situata sull'isola di Bioko, 15mila spettatori) e l'Estadio de Bata (città costiera e capitale politica, 35mila spettatori, qui si giocheranno sia il match inaugurale che la finalissima dell'8 febbraio).

A pochi giorni dal via presentiamo i gironi della Coppa d'Africa 2015, iniziamo dal Girone A (Guinea Equatoriale, Gabon, Burkina Faso, Congo).

GUINEA EQUATORIALE - Confusa e felice. La piccola repubblica centroafricana si è ritrovata paese ospitante (stavolta unico, aveva già co-ospitato col Gabon l'edizione del 2012) dopo una serie di controverse vicende: squalificata dalla Fifa nel primo turno di qualificazione alla manifestazione per aver schierato nel doppio confronto con Capoverde l'ineleggibile Thierry Fidjeu (giocatore camerunese naturalizzato "ad hoc", pratica già usata in passato in maniera massiccia dalla federazione equatoguineana; discutibile soprattutto quando ha riguardato, come nel caso di Fidjeu, giocatori che nulla hanno a che fare col paese, nemmeno con le sue radici spagnole) è stata scelta poi come paese ospitante in sostituzione dell'ultimo minuto dopo il "forfait" del Marocco (con conseguente squalifica) per il timore della diffusione del virus Ebola.

La Guinea Equatoriale si è ritrovata così ad allestire in meno di due mesi manifestazione e squadra; il divorzio da Andoni Goikoetxea (sì, il macellaio di Bilbao, quello che spezzò una caviglia a Maradona in maglia Barcellona) si è consumato pochi giorni prima dell'inizio della manifestazione; decisione presa dalla Federcalcio locale che non ha rinnovato il contratto (scaduto a fine 2014) al tecnico basco reo tralaltro di non essersi presentato al "ritiro" di preparazione in Portogallo con la squadra nello scorso dicembre. Con così poco tempo a disposizione si è tentato di ingaggiare il ct della Nigeria Stephen Keshi per poi "accontentarsi" della soluzione interna Esteban Becker (50enne argentino trasferitosi in Spagna nell'89 ma allenando solo nelle divisioni inferiori) ex selezionatore della nazionale femminile equatoguineana condotta alla vittoria nella Coppa d'Africa 2012 (pure qui con qualche polemica su alcune atlete dai fisici troppo "mascolini").

Ritiratosi il giocatore più celebre di sempre, la punta Rodolfo Bodipo (diverse stagioni nella Liga spagnola), la rosa non presenta giocatori di caratura internazionale se non qualche emigrante con discreto successo tra cui citiamo il capitano Juvenal (diverse stagioni nella Segunda Division spagnola, ora 35enne ad Andorra), l'ex promessa Javier Balboa (canterano del Real con qualche apparizioni anche in prima squadra, un gol in Champions League, poi persosi per strada e ora comparsa nel campionato portoghese) e l'esterno destro Emilio Nsue nato, cresciuto ed esploso nel Mallorca, ha giocato in tutte le nazionali giovanili spagnole prima di accettare poco tempo fa la chiamata del "Nzalang Nacional" (Tuono Nazionale). Un'autentica incognita per sè stessa e per gli avversari, squadra materasso o mina vagante?

GABON - Una delle nazioni più in crescita nel Continente Nero: è alla sesta partecipazione alla Coppa (la prima nel 1994), ha ospitato la penultima edizione (vincendo il girone con Tunisia e Marocco poi eliminato ai quarti ai rigori dal Mali) ma ha saltato l'ultima in Sudafrica. Le "Pantere" si ripresentano con un nuovo tecnico: dopo il divorzio dal portoghese Duarte arriva il connazionale Jorge Costa personaggio conosciuto in Europa: centrale difensivo e bandiera del Porto (qualcuno ricorderà la testata che subì da Weah dopo un Porto-Milan) e della nazionale portoghese da allenatore dopo un buon avvio in terra portoghese (Olhanense e Academica) ha poi vagabondato tra Romania e Cipro prima della chiamata gabonese.

Il tecnico lusitano ha a disposizione una rosa mediocre: a parte la stella Pierre Aubameyang (risolti gli screzi con la propria Federazione per una convocazione non recapitata durante le qualificazioni l'ex Milan non è molto in forma come tutto il Borussia Dortmund ma il talento non si discute, forse il carisma) e incassato il "no" del talentuoso mediano dell'under21 francese Mario Lemina (lanciato a Marsiglia da Bielsa), annovera pochi elementi interessanti tra cui citiamo solo il centrale Ecuele Manga (ex Lorient ora al Cardiff); il carismatico Costa può però esaltare le doti nascoste da questo gruppo: " Partiamo per vincere le partite e andare il più lontano possibile nella competizione ".

BURKINA FASO (FOTO) - Ad un passo dal sogno. I burkinabè sono reduci dallo storico secondo posto nella precedente edizione (facendo fuori Togo e Ghana prima di perdere di misura in finale con la Nigeria), ripetersi sarebbe ancor più miracoloso; confermatissimo ovviamente il c.t. belga Paul Put e gran parte della rosa vista in Sudafrica tra cui la stella Pitroipa (miglior giocatore della scorsa edizione), il trequartista Alain Traorè (in precarie condizioni fisiche) e il mediano Kaborè.

Lo stesso tecnico belga ha però già messo le mani avanti: "Bisogna essere realisti, nel 2013 Kabore giocava nel Marsiglia, Bakary Kone era titolare al Lione, Alain Traoré giocava regolarmente a Lorient e Pitroipa era titolare a Rennes; ora Kabore è in Russia, Pitroipa negli Emirati e Traoré ha avuto un sacco di infortuni. Personalmente, non ho capito: dopo la Coppa del 2013 pensavo che tutti i giocatori avrebbero trovato buoni club ma non è successo. Lavoreremo sull'unità mentale e, per compensare e avere un buon risultato ogni modo, faremo di tutto per difendere il nostro titolo di vice-campione. per dimostrare che il corso 2013 non è stato un caso, e andare a testa alta a casa. la nostra forza è la comunità e la volontà. Ma dobbiamo anche mettere i giocatori a proprio agio. Se ci riusciremo, ma può fare un buon torneo. Gli "Stalloni" curiosamente incontreranno il Gabon, già affrontato nel girone di qualificazione (pareggio in casa e ko in trasferta).

CONGO - La vera outsider della manifestazione. Si presenta dopo essere stato eliminato nei preliminari delle qualificazioni (sconfitta ai rigori contro il Ruanda) e poi riammessa al girone di qualificazione (Ruanda squalificato per aver schierato un giocatore dalla doppia identità, Daddy Birori/Taddy Etekiama) dove si qualifica a scapito nientemeno che dei campioni in carica della Nigeria. Finora azzeccata l'idea di puntare sull'esperienza del 65enne francese Claude Le Roy, un habituè del torneo avendo partecipato a ben sette edizioni (record assoluto) con Camerun (vittoria nel '98), Senegal, Ghana e RD Congo fallendo la qualificazione ai quarti solo una volta.

Quella dei "Diavoli rossi" è una rosa giovane (12 su 23 sono under23) con qualche giocatore di rilievo come Delvin Ndinga, centrocampista box-to-box dell'Olympiakos e Thievy Bifouma attaccante dell'Almeria (a segno solo una volta ma contro il Barcellona) ma comunque all'altezza della competizione. Scartato Maboulou per non essersi presentato per tempo alla convocazione (sarebbe stato il debutto per l'esterno del Bastia), convocato invece Dominique "Mimmo" Malonga passato per Torino, Cesena, Vicenza e ora in Scozia all'Hibernians.


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