Ma chi me lo fa fare a me ad impazzire in questo modo quando poi alla fine un vestito di carnevale lo si può trovare già bello e pronto in commercio e per somme non necessariamente esorbitanti?
Questo è tutto quello che pensavo mentre ero lì a tagliare, cucire ed imprecare verso la mia attitudine a complicare spesso tutto. Le mille piccole difficoltà incontrate in questo progetto creativo mi avevano fatto dimenticare il perchè ci tenessi tanto a realizzarlo io un vestito per il mio piccolino.
Poi alla fine è arrivato il momento di dire "è pronto!". Ed in quel momento ho ricordato di nuovo mia nonna che lavorava per realizzare il mio vestito di Carnevale da ballerina. Lei che nel cucito era autodidatta, come me. Lei che imbastiva tutto e che mi faceva indossare, provare e riprovare più volte lo stesso capo riprodotto su un cotone vecchio forse di un lenzuolo liso o bucato, perchè la stoffa buona, quella che costa, non può essere sprecata. Nonna che investiva tutto il suo amore e le sue energie semplicemente per un vestito di carnevale che oggi a riguardarlo lo trovo persino brutto. Con quella gonna di tulle e plastica da imballaggio, la casacca molla, il fiore enorme e quella specie di fiocco da uovo di pasqua stretto alla coda dei capelli.
Ma se allora mi aveste chiesto cosa ne pensavo io di quel vestito, senza esitazione vi avrei risposto "E' bellissimo!".
Perchè la bellezza passa attraverso l'amore e di quell'amore il mio vestito si vestiva di bellezza.
Davide quest'anno ha indossato un costume da leone.
L'anno scorso spesso lo scambiavano per Robin Hood, quest'anno lo scambiano per un sole anche se io un sole con il nasino nero ed i baffi non l'ho mai visto!
Davide corre, saltella, si pavoneggia in casa e per strada facendo "Grrrrrr..."Ogni tanto gli chiedo "Davide, ma chi ti ha fatto questo bel vestito?" E quando lui sorridendo mi risponde "Mamma!" io mi riempio di orgoglio e sorrido perchè so.