Contemporaneamente ai vestiti Ichigaya ha inventato anche una poltrona e un materasso raffreddati. Entrambi si basano su un materassino nel quale una ventola permette il ricambio continuo di aria. Non utilizzano il sistema supplementare dell'aria condizionata, cioè quello di un fluido termovettore, in cui la compressione, la successiva condensazione ed evaporazione del fluido sottraggono calore all'ambiente: sia nel caso dei vestiti che dei cuscini raffreddati il meccanismo sembra essere quello di un ricircolo d'aria, che consentirebbe di dissipare il calore solo grazie alla convezione forzata. Un po' come avviene dentro il case del computer, o nei motori a scoppio raffreddati ad aria. L'effetto è simile a quello di un ventilatore, la cui capacità di portare sollievo diminuisce se la temperatura ambientale aumenta e non c'è ricambio d'aria.
E' sicuramente più efficiente dal punto di vista energetico rimuovere il calore dal corpo e non da tutto l'ambiente, ma il rischio è che se non si sottrae calore da tutto l'ambiente si potrebbe finire con il far circolare aria sempre più calda che diminuirà l'effetto convettivo. I giapponesi sono famosi per le loro invenzioni sempre molto fantasiose: in questo caso l'idea di un condizionamento personalizzato è senz'altro innovativa dal punto di vista del risparmio energetico, però non so se da quello della capacità di raffreddare.