Sono belle, intelligenti, sono latine. Sono le protagoniste di Devious Maids, la nuova serie creata da Marc Cherry, il papà di Desperate Housewives e prodotta dalla più "caliente" delle casalinghe disperate, Eva Longoria. Appuntamento il 9 ottobre su Fox Life per scoprire l'aspetto meno visibile di Beverly Hills: quello delle domestiche che si occupano di ville faraoniche e spesso devono anche gestire le discriminazioni da parte dei loro datori di lavoro. Proprio come in Desperate Housewives la storia prende le mosse da un omicidio: una giovane cameriera viene uccisa e la madre, la professoressa Marisol Suarez (Ana Ortiz), si finge una domestica per poter scoprire chi e perché ha ucciso la figlia. Nel corso della sua indagine Marisol conoscerà la metà oscura dei signori di Beverly Hills, che nelle loro magioni nascondono montagne di segreti, e stringerà amicizia con altre donne latine dalla forte personalità, tutte domestiche: l'aspirante cantante Carmen (Roselyn Sanchéz), Zola (Judy Reyes) e sua figlia Valentina (Edy Ganem), che sogna di fare la stilista e cerca di far innamorare il figlio dei suoi datori di lavoro.
IL VIDEO DELL'INTERVISTA A ROSALYN SANCHEZ E EDY GANEMA raccontarci qualche dettaglio in più sono proprio due delle protagoniste di Devious Maids, Rosalyn Sanchéz e Edy Ganem, incontrate a Roma dove sono state ospiti del Roma Fiction Fest.
Personaggi lontani dagli stereotipi, una serie originale che racconta quel mondo in modo nuovo. Che serie è Devious Maids?
Roselyn Sanchéz: "È una serie che mi ha convinta proprio per come sono scritti i personaggi femminili. Di fronte al titolo la gente pensa subito allo stereotipo della cameriera latina tutta cha cha cha e sedere grosso. Invece qui si dà voce a donne intelligenti, ben istruite, con sogni e ambizioni e in grado di sostenere una conversazione con chiunque, a prescindere dal ceto sociale".Edy Ganem: "È così, è un prodotto che riesce a non cadere nel cliché ma parla di esseri umani, con la loro forza, le debolezze, i sogni e le delusioni. Lo stereotipo semmai è in chi le circonda. Diacimo che c'è un ribaltamento della prospettiva e questo è uno degli aspetti che rende la serie interessante".
E.G.: "...mi raccomando, se nel videoclip ci sono delle cameriere, chiamami!"
R. S.: "Certo! Ci vestiamo tutte da cameriere. Vediamo cosa succede: sarebbe più per soddisfazione personale, non voglio essere come quelle cantanti che lanciano una propria linea di moda".
R. S.: "Questo è quello che dice lei, ma io dico di no. Ormai sono il suo manager... Edy è una bellissima giovane donna e credo che le opportunità che le si presenteranno nella vita saranno enormi. Quindi quello che farà sarà avere la sua linea di moda, senza che debba disegnare nulla: avrà un team di designer che lo farà per lei e alla fine si prenderà il merito e dirà che far parte del progetto è stato molto coinvolgente. Poi la venderà e guadagnerà milioni di dollari. Perché no? Lo fanno tutti! Credete veramente che gli altri disegnino le loro linee? Certo che no!".
E. G.: "Credo che dipenda da chi sei: in Messico non devi essere per forza ricco per avere un domestico, noi avevamo una signora in casa e per me e i miei fratelli faceva parte della famiglia, ci separava quando noi fratelli litigavamo, avevamo un bel rapporto. Però so che ci sono persone che si comportano malissimo, a volte succede anche al ristorante di vedere persone molto maleducate con le cameriere, io non potrei mai comportarmi così: credo che il modo in cui tratti gli altri dipenda da chi sei e i domestici fanno parte della tua vita. Il modo in cui ti comporti con loro corrisponde al modo in cui ti comporti con le persone".
Pubblicato su Repubblica.it