Vi manca Housewives? C'è Devious Maids: le domestiche latine, tutt'altro che disperate

Creato il 14 ottobre 2013 da Valentinaariete @valentinaariete
Rosalyn Sanchéz e Edy Ganem, le protagoniste di "Devious Maids", nuova serie firmata da Marc Cherry e prodotta da Eva Longoria, dal 9 ottobre su Fox Life, hanno solcato il pink carpet del Roma Fiction Fest 

Sono belle, intelligenti, sono latine. Sono le protagoniste di Devious Maids, la nuova serie creata da Marc Cherry, il papà di Desperate Housewives e prodotta dalla più "caliente" delle casalinghe disperate, Eva Longoria. Appuntamento il 9 ottobre su Fox Life per scoprire l'aspetto meno visibile di Beverly Hills: quello delle domestiche che si occupano di ville faraoniche e spesso devono anche gestire le discriminazioni da parte dei loro datori di lavoro. Proprio come in Desperate Housewives la storia prende le mosse da un omicidio: una giovane cameriera viene uccisa e la madre, la professoressa Marisol Suarez (Ana Ortiz), si finge una domestica per poter scoprire chi e perché ha ucciso la figlia. Nel corso della sua indagine Marisol conoscerà la metà oscura dei signori di Beverly Hills, che nelle loro magioni nascondono montagne di segreti, e stringerà amicizia con altre donne latine dalla forte personalità, tutte domestiche: l'aspirante cantante Carmen (Roselyn Sanchéz), Zola (Judy Reyes) e sua figlia Valentina (Edy Ganem), che sogna di fare la stilista e cerca di far innamorare il figlio dei suoi datori di lavoro.  IL VIDEO DELL'INTERVISTA A ROSALYN SANCHEZ E EDY GANEM
A raccontarci qualche dettaglio in più sono proprio due delle protagoniste di Devious Maids, Rosalyn Sanchéz e Edy Ganem, incontrate a Roma dove sono state ospiti del Roma Fiction Fest

Personaggi lontani dagli stereotipi, una serie originale che racconta quel mondo in modo nuovo. Che serie è Devious Maids? 

Roselyn Sanchéz: "È una serie che mi ha convinta proprio per come sono scritti i personaggi femminili. Di fronte al titolo la gente pensa subito allo stereotipo della cameriera latina tutta cha cha cha e sedere grosso. Invece qui si dà voce a donne intelligenti, ben istruite, con sogni e ambizioni e in grado di sostenere una conversazione con chiunque, a prescindere dal ceto sociale". 

Edy Ganem: "È così, è un prodotto che riesce a non cadere nel cliché ma parla di esseri umani, con la loro forza, le debolezze, i sogni e le delusioni. Lo stereotipo semmai è in chi le circonda. Diacimo che c'è un ribaltamento della prospettiva e questo è uno degli aspetti che rende la serie interessante". 


Roselyn, il suo personaggio, Carmen, vuole essere una cantante e nella realtà lei lo è, ha scritto un musical e pubblicato un cd. 

R. S.: "Mi piace il fatto che la serie mi permetta, ogni tanto, di esibirmi con il canto. Quando ho letto la sceneggiatura la prima volta, ho sentito subito vicino a me il personaggio perché ne comprendo gli stati d'animo. Ho lasciato Puerto Rico a 22 anni con il sogno di diventare una performer, so che cosa significa rincorrere un'ambizione. Credo che Carmen sia molto più impulsiva, è pazza, io sono più metodica, non mi piace mettermi nei guai, ma credo sia una benedizione poter interpretare un personaggio che capisco e che mi fa cantare e ballare. Mi piacerebbe poter fare di nuovo della musica, vorrei fare un numero di danza, per divertirmi, magari non un cd, sono troppo vecchia per quello, forse un videoclip..." 

E.G.: "...mi raccomando, se nel videoclip ci sono delle cameriere, chiamami!" 

R. S.: "Certo! Ci vestiamo tutte da cameriere. Vediamo cosa succede: sarebbe più per soddisfazione personale, non voglio essere come quelle cantanti che lanciano una propria linea di moda". 


Edy, il suo personaggio, Valentina, vorrebbe essere una stilista. Lei che rapporto ha con la moda? 

E. G. : "Amo la moda ma, anche se non si può mai dire, non penso che farei mai la stilista, non credo di averne il talento. Mi vesti in modo semplice, mi piacciono gli abiti funky, comodi, indosso sempre Converse e leggings. Valentina è molto più coinvolta, ma essendo una ragazza posso capire questa passione: quando giro le scene ambientate nella camera di Valentina ci sono i disegni, la macchina da cucire, per me è come un mondo magico, divertente, ma che probabilmente non approfondirò mai". 

R. S.: "Questo è quello che dice lei, ma io dico di no. Ormai sono il suo manager... Edy è una bellissima giovane donna e credo che le opportunità che le si presenteranno nella vita saranno enormi. Quindi quello che farà sarà avere la sua linea di moda, senza che debba disegnare nulla: avrà un team di designer che lo farà per lei e alla fine si prenderà il merito e dirà che far parte del progetto è stato molto coinvolgente. Poi la venderà e guadagnerà milioni di dollari. Perché no? Lo fanno tutti! Credete veramente che gli altri disegnino le loro linee? Certo che no!". 


Voi siete entrambe attrici di successo, forse anche voi avete in casa persone che vi aiutano. Girare Devious Maids ha cambiato in qualche modo il vostro rapporto con loto? 

R. S.: "Non per me. Io ho in casa Olga, una donna che è con me da tantissimi anni, è latina come me e non mi sono mai comportata da capo pretendendo, che so, che indossasse una divisa. Anche se pulisce la mia casa, per me Olga è di famiglia, conosco i suoi figli fin da piccoli, in più le piace molto che io lavori in questa serie, si diverte, le dico sempre che cerco di essere come lei, ha un accento molto marcato e cerco di copiarla, e questo la fa ridere". 
E. G.: "Credo che dipenda da chi sei: in Messico non devi essere per forza ricco per avere un domestico, noi avevamo una signora in casa e per me e i miei fratelli faceva parte della famiglia, ci separava quando noi fratelli litigavamo, avevamo un bel rapporto. Però so che ci sono persone che si comportano malissimo, a volte succede anche al ristorante di vedere persone molto maleducate con le cameriere, io non potrei mai comportarmi così: credo che il modo in cui tratti gli altri dipenda da chi sei e i domestici fanno parte della tua vita. Il modo in cui ti comporti con loro corrisponde al modo in cui ti comporti con le persone".
Pubblicato su Repubblica.it

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