Vi presento Caspar David Friedrich

Caspar David Friedrich, il mare di ghiaccio

Lui è senz'altro una delle personalità più interessanti del romanticismo. Parliamo di Caspar David Friedrich (Greifswald, 5 settembre 1774 – Dresda, 7 maggio 1840). Sesto dei dieci figli di Gottlieb Adolf, fabbricante di sapone e di candele, e di Sophie Dorothea Bechly, nasce a Greifswald, in Pomerania, allora cittadina tedesca di 5.000 abitanti, annessa alla Prussia nel 1815.Dura e triste la sua vita, orfano di madre a sette anni, gli muore la prima sorella Barbara quando questa ha appena venti mesi e l'altra già grande, quando lui ne ha diciassette. La morte è costantemente presente nello spirito dei romantici. E la natura. La natura con gli alberi morti e le architetture in rovina, i cimiteri. Friedrich questa natura immensa ce la fa vedere talvolta terribile, come quando narra il disastro della sfortunata spedizione al Polo Nord nel Mare Artico. Rotture di ghiaccio che per lui sono autobiografiche, perchè da ragazzino stava per affogare mentre pattinava sul ghiaccio che si ruppe e fu salvato dal fratello Johann che annegò. Goethe s'interessa talmente alla sua pittura che lo va a trovare tra il 1810 e il 1820 e ricava una grande impressione dalla vista del monaco sul mare.Già i problemi economici di cui ebbe a soffrire Friedrich testimoniano la modesta considerazione goduta in vita; anche se ebbe clienti prestigiosi, come lo stesso re prussiano e il futuro zar Nicola I, la maggioranza della critica contemporanea e dei suoi stessi colleghi d'Accademia non lo apprezzò. I suoi quadri vennero giudicati più uno stimolo per la fantasia, che doveva decifrarne il senso, che un reale e pieno appagamento estetico.Vi saluto con poche righe, una domanda che lo stesso pittore si fa:Perché, mi son sovente domandato,scegli sì spesso a oggetto di pitturala morte, la caducità, la tomba?È perché, per vivere in eterno,bisogna spesso abbandonarsi alla morte.