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Vi segnalo: BLOCCO 11 - Il bambino nazista di Piero Degli Antoni

Creato il 14 gennaio 2011 da Tuttosuilibri @irenepecikar

Vi segnalo: BLOCCO 11 - Il bambino nazista di Piero Degli Antoni

27 GENNAIO - GIORNO DELLA MEMORIA

IL 27 GENNAIO 1945 SI APRIRONO I CANCELLI DI AUSCHWITZ MOSTRANDO AL MONDO INTERNO L'ORRORE DELLA SHOAH.

IL ROMANZO DI PIERO DEGLI ANTONI RACCONTA UN VIAGGIO NELL'INFERNO DI UN CAMPO DI STERMINIO DOVE AGISCONO PERSONAGGI INDIMENTICABILI, IN UN'ABILISSIMA GEOMETRIA DI DINAMICHE PSICOLOGICHE

UNA RICOSTRUZIONE LUCIDA DELLE PERVERSIONI CUI SONO STATI SOTTOPOSTI I PRIGIONIERI DEL CAMPI DI STERMINIO.

Auschwitz, 1944. Dieci detenuti sono rinchiusi in isolamento, condannati a pagare con la vita l'evasione di tre compagni. Tra loro una donna, alcuni ebrei, un comunista, un gay, un ex SS. L'esecuzione è fissata per la mattina successiva, ma il comandante del campo decide che solo uno sarà sacrificato e infligge ai prigionieri un crudele supplizio: saranno loro stessi a stabilire chi merita di morire. Le ore passano, e nella baracca la tensione e la paura si fanno insostenibili, tra reciproche accuse, rivelazioni e segreti inconfessabili... Poco lontano, intanto, il comandante gioca con suo figlio una macabra partita a scacchi che si avvicina all'inesorabile conclusione. Chi sarà sacrificato? Alle prime luci dell'alba i prigionieri sono ancora in attesa, in bilico tra la vita e la morte.

"È un libro che mi ha commosso. Piero degli Antoni ricostruisce la temperatura di Auschwitz meglio di Primo Levi"

Nedo Fiano, sopravvissuto di Auschwitz-Birkenau

"Maestria narrativa, perizia artigianale di costruzione (non è da tutti) ed esemplare scrupolo di ricostruzione storica. [...] Grande e severa narrativa 'da camera', lontana da ogni sensazionalismo. Da leggersi, da leggersi assolutamente"

Giovanni Pacchiano, Il Sole 24 Ore

"Scritto con la consulenza storica di Nedo Fiano, a sua volta sopravvissuto di Auschwitx, Blocco 11 allungherà l'elenco dei libri che potranno un giorno vantare il merito di aver contribuito a non dimenticare la Shoah"

Paolo Foschini, Il Corriere della Sera


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