Vi siete mai chieste CHI SONO M. e N. in Emma presenti al Capitolo 53???

Creato il 16 dicembre 2010 da Janechiara @AustenSofaClub
"Impossibile! - Non potrò chiamarvi mai in altro modo, se non "signor Knightley". Né vi prometto di raggiungere l'elegante sobrietà della signora Elton chiamandovi "signor K.". - Ma prometto" aggiunse subito ridendo e arrossendo "prometto di chiamarvi una volta con il vostro nome. Non dico quando, ma forse indovinate dove; - nell'edificio in cui N. prende M. nel bene e nel male."

Nel passaggio in cui Emma promette di chiamare Mr. Knightley con il suo nome "nel palazzo in cui N. prenderà M." come sposo "nel bene, nel male", Jane Austen cita direttamente la "forma solenne del matrimonio" tratta dal Libro delle Preghiere della Chiesa Inglese.
All'interno di questo libro di preghiere, quando il nome di una persona è da nominare come parte all’interno di una cerimonia (battesimo, matrimonio ecc.) il nome della persona che deve essere detto, è generalmente indicandolo con la lettera "N", che sta per latino nomen "nome" (nella misura in cui non sta per una persona in particolare!).
Nelle versioni precedenti del libro di preghiere, questo "N." si è verificato ovunque ci sia il nome dell'uomo o della donna, che erano in parte alla cerimonia nuziale. Nelle successive edizioni del libro di preghiere, al fine di evitare ogni possibile confusione del nome dell'uomo con quello della donna, sono state utilizzate due lettere differenti - è stata introdotta la "M." per segnalare il nome dell'uomo, mentre "N." è stato lasciato, per segnalare il nome della donna. La differenziazione è stata probabilmente fatta in questo modo, solo perché il nome dell'uomo è di solito detto prima del nome della donna nella cerimonia, e "M." viene prima di "N." nell’alfabeto, per quanto a mia conoscenza, non vi è alcun significato più profondo per la particolare scelta di lettere per l'uomo e il nome della donna, e la lettera "M" non sembra per abbreviare nulla (nel senso che "N" si può dire per abbreviare nomen). (Un suggerimento geniale è che fossero destinati "M." e per maritus latino "marito" e "N" nupta "sposa", deve rimanere piuttosto dubbia.)
Ricordiamo che "M." e "N." non sono mai veramente parte della cerimonia in quanto tali (mai sono nominati ad alta voce), ma sono semplicemente convenienti marcatori scritti piccoli per tracciare quello che il ministro dovrebbe dire durante la cerimonia.
Cito da:
http://www.pemberley.com/janeinfo/janeinfo.html#janetoc
Tradotto (impunemente) da:
Il Club Sofa and Carpet di Jane Austen

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