Cos'è l'amore?
Noi tutti continuiamo a usare questa parola.
Ma cosa significa?
Possiamo ritrovare la profondità di questa parola,
la sua chiarezza e la sua intensità,
solo quando distinguiamo ciò che è chiaro da cosa non lo è.
Non è la gelosia, siete d'accordo?
Io vi amo. Sto dicendo la verità?
Io vi amo e confermo quello che sto dicendo.
Ci sono dei secondi motivi in quest'amore?
Vi amo perchè sto seduto su un palco a parlare
e quindi mi sento molto importante?
Sentite quanto è stupido!
Se vi dico vi amo con qualche motivazione non è amore. Giusto?
Se c'è gelosia, c'è un attaccamento.
Mi sento legato a voi perchè mi fate sentire potente
e mi fate uscire dalla mia solitudine.
Se dunque vi dico vi amo e c'è attaccamento?
L'attaccamento è amore?
Ovviamente no.
Ho scoperto che l'amore non è la gelosia e non è attaccamento.
Se mi accorgessi di esere in presa dell'attaccamento
e non aspetto il futuro per liberarmene
ma me ne libero immediatamente
questa è intelligenza.
Allora che cosa non è amore?
La gelosia, l'attaccamento, la separazione non lo sono
perchè sono collegate alle mie ambizioni.
Ogni attività egocentrica non è amore.
Vi sto parlando di cose concrete.
Negando si scopre che cos'è veramente l'amore.
Se l'indagine è profonda si trova qualità,
una intensità di enorme bellezza.
Da qui nasce la compassione.
Non ci può essere compassione
se c'è un attaccamento ai concetti.
Se dico di essere compassionevole perchè amo Dio
non è vera compassione.
Nazzucau
...riusciamo a capire quanto è difficile amare veramente? quanto è difficile non essere separati continuamente (identificati continuamente)? capiamo quanto è difficile impedire che la nostra mente si attacchi? Riusciamo a capire quante volte pensiamo di non essere attaccati o non separati e in realtà lo siamo? Pensiamo di sapere veramente cosa significhino le parole gelosia, attaccamento, separazione. Ma sappiamo veramente cosa significano? Dov'è che le ritroviamo concretamente nella nostra vita? e li dove non le troviamo (dove pensiamo di non trovarle perchè non ce ne accorgiamo) in realtà siamo convinti che non ci siano veramente? Quanto ognuno di noi è egocentrico in ogni sua attività, pensiero, sentimento e non se ne accorge?(ognuno di noi dentro di se dirà a se stesso si io lo capisco. capita anche a me)...ma queste sono le domande che dobbiamo porci! senza queste domande. senza delle basi solide dentro di noi, ma quale nuova società vogliamo costruire? cosa vogliamo cambiare fuori? non cambierà mai niente: non c'è cosa più spaventosa di un gruppo do uomini che pensa di essere nel giusto e combatte gli altri per questo non accorgendosi che in realtà è tanto egoista quanto il suo nemico. Lo vediamo bene ogni giorno della nostra vita: destra sinistra. bene male. giusto sbagliato. un continuo pensiero logico binario: non vi ricorda il computer? uno e zero? e pensiamo di essere cosi diversi da un computer? in fondo non l'abbiamo fatto a nostra immagie e somiglianza? e cosa si prova a scoprirsi un computer? a scoprire che anche quella che pensiamo più autentica emozione se l'analizziamo nel profondo è uno o zero? che quando siamo con i nostri amici con il nostro compagno/a, con tutto in realtà come lo viviamo noi è un uno e uno zero?
personalmente ogni volta che mi capita di vederlo è una ferit (la più grande): perchè mi accorgo che in realtà non ci sono. Non sono qui. Nono sono collegato. Che l'unica parte di me che non è un uno o uno zero è soffocata dal mio ego (l'uno e lo zero) che mi impedisce veramente di vivere ogni singolo istante di questa piccola vita. E quanto valore hanno le altre battaglie "morali" se mi accorgo profondamente che "Io" non ci sono in realtà?