Google maps non perdona
Strano comportamento dell’amministrazione cittadina. Anzi non tanto strano che via Beltrami sia diventata pedonale. A non pochi piacciono le vie pedonali per la gioia dell’acciottolato e l’eliminazione fisica del pericolo di essere sfiorati da un furgone. Esteticamente ed ecologicamente, meno gas. Non che una via cambi il mondo. Ne conferma i criteri più ineguali, però.
Ma Paolo Bodini, Carlo Gosi, lo studio dell’architetto Massimo Terzi, la nuova galleria Interno 18 del potente mercante d’arte milanese Cannaviello, noto liutaio …. sono lì, in via Beltrami. Nell’ambita via Beltrami. Nell’eccelsa via Beltrami. La via proibita. Quale sarà il prossimo passo? Diventerà un quartiere privato, con accesso riservato a chi non scende sotto un certo reddito e un certo patrimonio? Vigilantes privati?
Io l’architetto Terzi lo proteggerei anche con disposizioni speciali, visto che ne ha passate già troppe a causa della politica, ma è un’eccezione. Resta il fatto che i residenti di via Ettore Sacchi, che dà su corso Vittorio Emanuele, hanno presentato al Comune richieste analoghe ma non sono stati ascoltati. Già ne abbiamo parlato.
In via Sacchi trovi non privilegi generalizzati ma auto e furgoni parcheggiati in modo improprio, su un manto d’asfalto sotto il quale, scendendo un poco nella mappa della Cremona sotterranea, trovi il vuoto. Passa il traffico e rimbomba. Sì, ci sono studi di professionisti, di avvocati, vicolo Maurino con un’importante sede Asl è a quattro passi fra un senso unico e l’altro (c’è il consultorio familiare). Una conversazione con i residenti aiuta a capire. Ma loro contano meno. Bisogna creare zone politicamente privilegiate per farci capire che i tempi sono cambiati. E se abiti in periferia?
Sospiri di tristezza!