In un momento in cui per tutti è difficile sognare, vogliamo raccontarvi in immagini due storie che, partendo dalla letteratura, hanno attraversato il mondo del cinema, della fotografia, dell'arte e della moda. Due storie che ci portano in un altro mondo, vissute da due protagoniste femminili: Alice in "Alice nel Paese delle Meraviglie" e Dorothy in "Il mago di Oz".
Si tratta di shooting realizzati per Vogue Us dalla fotografa Annie Leibovitz. La Leibovitz è un'artista che ama molto raccontare una storia in un genere specifico ed è vicina al mondo delle fiabe. Si guardi ad esempio il servizio "Disney Dream Portrait Series".
"Alice in Wonderland" vede la modella russa Natalia Vodianova nei panni di Alice, la protagonista del celebre libro di Lewis Carroll. Il servizio è stato realizzato per l'uscita di Vogue US del Dicembre 2003.
Natalia Vodianova indossa splendidi abiti di Rochas, Helmut lang, Marc jacobs, Chanel, Victor & Rolf, Jean Paul Gautier, Dior, Versace. Ma la cosa più accattivante è che i co-protagonisti del racconto sono impersonati dagli stilisti stessi. Così vediamo Marc Jacobs seduto su un enorme fungo nei panni del Brucaliffo, Jean-Paul Gautier appostato su un albero come lo Stregatto e con la sua inseparabile t-shirt alla marinara, John Galliano mentre urla da vera cattiva Regina dei Cuori e Victor & Rolf nelle vesti degli sbadati gemelli Pincopanco e Pancopinco.
Un set magico, sia nelle immagini che negli splendidi abiti.
Del 2006 è invece il servizio "The Wizard of Oz" in cui Dorothy è interpretata dall'attrice Keira Knightley. Il progetto è stato realizzato in occasione dell'uscita della versione restaurata del film del 1939 di Victor Fleming. Questa volta il set fotografico è composto da famosi protagonisti del mondo dell'arte, a partire da Kiki Smith nei panni della malvagia Strega dell'Ovest e Jeff Koons in quelli della sua Scimmia Alata. L'artista Kara Walker personifica la buona Strega del Nord, il pittore John Currin è l'Uomo di Latta, Brice Marden lo Spaventapasseri, Jasper Johns il Leone Codardo, il pittore italiano Francesco Clemente rappresenta lo Zio Henry. Per finire con il pittore e fotografo Chuck Close come il Mago di Oz. Cliccate qui per vedere il video del backstage.
Due set e due favole a confronto, due interpretazioni dell'arte nell'arte, lo sguardo intimo di una fotografa quale la Leibovitz in un mondo dove solo il magico parla. Un tributo al connubio di mondi lontani, alla contaminazione delle arti e degli sguardi, agli spazi dell'immaginazione in cui reale e irreale possano convivere.