Ancora pochi giorni e a Bolzano avrà luogo l’85^ Adunata nazionale degli Alpini.
Già dallo scorso mese la città ha iniziato i preparativi, con l’imbandieramento delle strade e la predisposizione degli spiazzi per piantare le tende.
In questi ultimi giorni gli esercizi pubblici hanno già esposto in vetrina cappelli con le penne d’aquila, piccozze, coccarde tricolori e corde, mentre i bar ed i ristoranti hanno preparato panche, tavoli, banconi di mescita e i furgoni stanno trasportando innumerevoli barili di vino e birra. Uno degli alberghi più prestigiosi sito in Piazza Walther, il salotto-bene della città, è sovrastato da una gigantografia del classico cappello.
Nel paese limitrofo hanno accatastato migliaia di brande, ed in ogni spazio disponibile sono state poste le cabine contenenti i WC chimici.
Anche se per ragioni familiari il mio cuore batte per la Benemerita, io voglio bene agli Alpini: hanno un fortissimo spirito di corpo, sono tra i primi a prodigarsi in caso di calamità naturali, si sa che su di loro si può sempre contare, ma quando in una cittadina di centomila abitanti ne arrivano dai 50 agli 80 mila per sfilare, che con familiari ed accompagnatori diventano 250/300 mila persone, senza contare i muli al seguito,
con la città completamente bloccata…allora via dalla confusione e dalla pazza folla, e per i tre giorni del raduno, anche se a malincuore, andremo altrove.