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Via del corso, la piu' importante avenue di roma, dovrebbe essere il luogo ideale per una passeggiata. invece si sta stipati come sardine, tra smog, caos e clacson

Creato il 07 maggio 2013 da Riprendiamociroma

Scene che testimoniano pienamente il bassissimo livello di civiltà della nostra città. Via del Corso, la principale avenue del centro storico per ogni romano e turista in visita a Roma, dovrebbe essere il luogo del passeggio e dello struscio per romani e turisti. L'equivalente degli Champs Elysées o della Rambla, di Oxford Street o della Bahnhofstrasse. Paragoni che dovrebbero provocare un cocente senso di vergogna.
Via del Corso è un calvario degno di una via crucis, un delirio folle di auto, clacson e smog. I marciapiedi sono talmente piccoli che i passanti, romani e turisti che siano, sono costretti a starsene stipati come sardine, spiaccicati l'uno contro l'altro, addirittura obbligati a scendere sulla carreggiata e a camminare in mezzo alle macchine, sfidando la sorte. E guardate verso la fine del filmato il groviglio selvatico che si crea in prossimità di uno dei semafori.
Questo inferno si verifica tutti i giorni, di mattina e pomeriggio, senza distinzione. Immaginatevi cosa può accadere sotto Natale o durante la stagione dei saldi.
La cosa più allucinante è che Via del Corso è stata recentemente interessata da un intervento di riqualificazione. Soldi buttati direttamente nel cesso, in quanto i marciapiedi non sono stati allargati di un millimetro. Evidentemente alle menti eccelse che amministrano la nostra città non è venuto in mente di offrire ai romani e turisti un luogo dove poter passeggiare e fare shopping in santa pace, senza il rischio di finire arrotati dalle maghine (che qui sono, per lo più, volgari auto blu della politica più cafona).
Le nostre proposte sono semplicissime, e vanno dalla riduzione delle carreggiate e conseguente ampliamento dei marciapiedi fino a soluzioni più drastiche e civili, come la pedonalizzazione integrale del viale (con illuminazione a lampioni, panchine, fiori e arredo urbano). Una città a misura di pedone (e di turista) e non di maghine!

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