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Via libera al TAP, il gasdotto che porterà in Italia il metano dell’Azerbaijan

Creato il 05 dicembre 2013 da Alessandroronga @alexronga

gas-flameIl Parlamento italiano ha approvato oggi la ratifica dell’accordo, siglato lo scorso 13 febbraio con Grecia ed Albania, per la costruzione del Trans Adriatic Pipeline (TAP), l’ultimo di una serie di gasdotti che, una volta ultimati e collegati tra loro, permetteranno il trasporto del gas azero in Europa Occidentale. Il progetto intergovernativo prevede la costruzione del segmento finale di un’infrastruttura di 3.500 kilometri, che sarà in grado di trasportare nell’Italia meridionale il gas estratto dal giacimento di Shah Deniz II, in Azerbaijan. Lungo circa 870 chilometri, il gasdotto transadriatico si collegherà con quello transanatolico (TANAP) vicino al confine tra Turchia e Grecia, attraverserà quindi il territorio ellenico e quello albanese fino alla città di Fier, per poi tuffarsi nell’Adriatico e sfociare in Puglia, nella zona di San Foca (Lecce), da dove poi, attraverso la rete di trasporto gestita da SNAM Retegas, il metano proveniente dal Mar Caspio verrà portato sui principali mercati dell’Europa Occidentale, come Francia, Germania, Regno Unito, Svizzera ed Austria.
Il TAP, che dovrebbe entrare in servizio entro il 2019, è destinato a dare un consistente contributo allo sviluppo economico delle aree che andrà ad attraversare, con la creazione di nuovi posti di lavoro e l’arrivo di investimenti dall’estero.

Gli azionisti del progetto sono la British Petroleum, l’azera SOCAR, la norvegese Statoil (tutte al 20%), la belga Fluxys (16 per cento), la francese Total (10 per cento), la tedesca E.On (9 per cento), e la svizzera Axpo (5 per cento).


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