Incidenti, pericolo, stress, inquinamento, traffico, feriti, sovente morti, turisti con gli occhi fuori dalle orbite, impossibilità di passeggiare, vita impossibile per i passeggini e le mamme che li spingono, stessa cosa per i disabili, per i non vedenti, per tutte le categorie deboli.
Le strade della città sono in condizioni indicibili e specialmente in centro storico, nei vicoli, nessuna norma del Codice della Strada è rispettata: non vi sono attraversamenti regolamentari, non ci sono passaggi pedonali garantiti, quasi sempre i pedoni sono costretti a muoversi in maniera promiscua rispetto alle auto. Insieme, condividendo la strada. Con tutti i rischi e lo stress del caso.
Ma una alternativa c'è e si chiama "parapedonale", "paletto", "parigina" che dirsi voglia. Insomma, l'arredo urbano. Non a caso è il sistema adottato massivamente da città che hanno avuto in passato problemi simili a Roma: basti pensare a Parigi o a Madrid.
Ma a Parigi e a Madrid non c'è una cosa che si chiama Soprintendenza. Non solo la Soprintendenza di Stato all'Architettura ed al Paesaggio di Roma pretende, non si sa a che titolo, di mettere bocca su questioni di sicurezza stradale, ma lo fa - sistematicamente! - a favore dell'auto e degli abusi e mai a favore dei pedoni, della sicurezza stradale e della qualità della vita.
Prendete Via Urbana. Una strada, come dimostra il video, pericolosissima, distrutta da due file di vetture in sosta selvaggia. Tracciato potenzialmente bellissimo, ma oggi infrequentabile. Calvario per romani e turisti. Tra un paio di settimane dovrebbero iniziare dei lavori di riqualificazione a margine di lavoro Italgas sui sottoservizi. Ebbene Italgas si era dichiarata disponibile, in cambio di alcune concessioni sulla modalità di svolgimento del cantiere, a realizzare lei la riqualificazione non solo con un nuovo fondo stradale sistemato, ma anche con i famosi paletti che avrebbero trasformato Via Urbana (come è successo con parte di Via del Boschetto e di Via Leonina giusto per restare al Rione Monti) in una strada finalmente civile e frequentabile. Risultato? Sono passati tanti di quei mesi che pare che nel frattempo Italgas si sia rivenduta i paletti che aveva predisposto e, in tutto questo, la Soprintendenza si è dichiarata contraria ai paletti ("se avete il problema della sosta selvaggia metteteci un vigile" sostengono i funzionari ministeriali con una ipocrisia che non ha confini, ma che danneggia tutti noi) e ha anticipato (udite, udite) di volere l'eliminazione dei paletti anche dalle strade dove sono stati già installati. E così posti diventati come per magia civili e frequentabili come Via degli Specchi, Via del Monte della Farina (al netto del vandalismo) o Via di Torre Argentina potrebbero tornare all'anarchia più totale e volgare...
E sempre restando a Monti c'è Via dei Capocci. Molti residenti reclamano a gran voce il ritorno del 117, l'autobussino elettrico che serve il rione. Atac risponde "ok, ma dovete togliere le auto in sosta abusiva mettendo i dissuasori e i paletti perché altrimenti così è pericoloso sia transitare sia fare le fermate". E anche qui si nicchia, si fa fatica a schierarsi contro la più clamorosa lobby della città: quella dei maghinari. Anche se le loro vetture sono parcheggiate fuori posto, anche se umiliano un tessuto urbanistico unico a livello planetario, anche se mettono a repentaglio la vita di bambini, anziani, disabili rendendo loro la vita un incubo.Vi sembra assurdo che un organo del Ministero della Cultura, formato da grigi funzionari sconosciuti, possa di fatto 'governare' e 'amministrare' il territorio a proprio piacimento pur non essendo stato eletto e voluto da nessuno? Eppure è così. Vi sembra assurdo che il Primo Municipio, responsabile dei lavori, non possa fare una forzatura (d'altronde la soprintendenza dà solo un parere negativo, nulla più di un parere), non possa portare all'attenzione dell'opinione pubblica delle scelte che mettono a rischio della vita pedoni, mamme, bambini, disabili, non-vedenti? Eppure è così perché, a quanto pare, le Soprintendenze sono vendicative. "Tu, ora, Via Urbana la puoi anche fare con i paletti nonostante il mio parere negativo, però poi vedrai che d'ora in aventi io mi metterò di traverso ad ogni tuo atto, impedendoti di fatto di governare". Questo il racket che mette gli uni contro gli altri pezzi dello stato e dell'amministrazione locale semplicemente a danno dei cittadini.
Sabrina Alfonsi - presidenza.municipio01@comune.roma.it
Tatiana Campioni - Assessore al Primo Municipio - tatiana.campioni@comune.roma.it
Rossella Pesoli - rappresentante della Soprintendenza che si oppone ad una seria riqualificazione delle strade - rossella.pesoli@beniculturali.it
Alessandro De Falco - responsabile per la Soprintendenza del Rione Monti - alessandro.defalco@beniculturali.it
Cosa vi chiediamo? Di scrivere loro, garbatamente, educatamente, ma risolutamente. Fategli capire - perché non lo capiscono - quanto è importante per noi questa questione. Inviate le vostre lettere mettendo in copia anche la nostra mail romafaschifo@gmail.com. La soprintendenza non ci può privare del diritto di vivere in un città civile e sicura, non può privare a bambini, anziani, disabili di uscire di casa.