Le istituzioni dell’Unione Europea e gli altri organismi internazionali hanno da tempo posto la massima attenzione al problema della sicurezza stradale con un insieme di iniziative anche nel settore dell’informazione statistica.
In Italia, l’ISTAT ha evidenziato come circa il 4% delle cause di incidenti stradali sono dovuti allo stato delle infrastrutture (es. manto stradale rovinato con presenza di buche). Ma in questa casistica, rientrano anche i non corretti funzionamenti della segnaletica semaforica (es. cattiva sincronizzazione).
La contemporaneità del segnale luminoso “verde” di via libera in prossimità delle intersezioni stradali – oltreché rappresentare una palese violazione dell’art. 169 del Regolamento di Esecuzione ed Attuazione del Nuovo Codice della Strada che al 4° comma statuisce che ‘L’impianto semaforico deve essere dotato di dispositivi che non consentano la contemporaneità di segnali in contrasto fra loro‘ – determina un aumento vertiginoso, soprattutto nelle ore di più intenso traffico, del rischio di incidenti fra gli autoveicoli che, dagli opposti sensi di marcia, si immettono nell’incrocio allo stesso momento, con inevitabili rallentamenti e ingorghi del flusso veicolare e la costante messa a repentaglio dell’incolumità di automobilisti esasperati e pedoni terrorizzati.
Una richiesta di miglioramento della sincronizzazione intelligente degli impianti semaforici che regolano il traffico negli incroci che attualmente sono programmati con la stessa alternanza di fasi “verde”, “giallo” e “rosso” è tanto più urgente, se si pensa che oggigiorno la tecnologia ha permesso un ampio miglioramento dell’efficienza degli impianti e quindi degli standard di sicurezza.
Fra le novità v’è da segnalare un regolatore semaforico di nuova generazione con modem e scheda sim gprs, che può davvero migliorare la sincronizzazione anche negli incroci.
Si tratta solo di volontà politica e di graduale ma costante esigenza di sostituzione di tutti gli impianti semaforici presenti nelle nostre arterie cittadine perché ormai per la gran parte vetusti e fuori norma.
Ad evidenziarlo, Giovanni D’Agata, presidente dello“Sportello dei Diritti” che sottolinea che questi interventi consentiranno di eliminare le potenziali situazione di pericolosa conflittualità fra gli autoveicoli in transito e permetteranno una gestione più fluida del traffico veicolare perché è già possibile regolarli a seconda dell’intensità del numero dei veicoli presenti in strada.
Lecce, 3 maggio 2014
Giovanni D’AGATA