Viaggeremo tutti come su Futurama?

Creato il 14 agosto 2013 da Giuseino @seriesmag
Hyperloop, ovvero viaggiare alla velocità del suono, a circa 1220 km orari, dentro capsule pneumatiche, utilizzando per di più l’energia solare come fonte di alimentazione. Sogno visionario o prossima realtà dei trasporti mondiali? Secondo Elon Musk l’idea è tutt’altro che peregrina; e Musk non è tipo da sottovalutare. Sì perche il sig Musk è un imprenditore sudafricano che ha contribuito alla nascita di progetti come PayPal, Tesla e SpaceX, non l’ultimo arrivato quindi; e ha appena presentato il mezzo di trasporto destinato a pensionare i treni ad alta velocità. «Hyperloop è, secondo me, la soluzione giusta per collegare due città intensamente trafficate e che si trovano a meno di 1.500 km di distanza» spiega Musk.

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Tanto per fare un esempio, consentirebbe di coprire i circa 600km che separano Milano da Napoli in appena mezz’ora, poco più di quello che ci vuole a spostarsi da un capo all’altro di una grande città nell’ora di punta. Il sistema è un po’ differente da quello presentato nella divertente serie futuristica a cartoni animati Futurama, di Matt Groening, ma il principio di funzionamento non troppo dissimile. Cabine non più larghe di un paio di metri, abbastanza lunghe da contenere fino a 28 passeggeri, verrebbero sparate dentro a un tubo a bassa pressione, che collega le due città. Le capsule galleggerebbero su un cuscino d’aria generato dal compressore di cui ognuna è dotata; la bassa pressione poi, garantirebbe un  attrito minimo. Dopo la spinta iniziale fornita da motori elettrici a induzione, posti ogni 70 miglia, gli stessi veicoli verrebbero frenati grazie allo stesso sistema, per mantenere la velocità entro i limiti del supersonico, e tutto il sistema verrebbe alimentato da dei pannelli solari posti sul tubo. «C’è molto più spazio sulla superficie superiore del tubo di quella necessaria» spiega Musk, facendo capire che l’alimentazione a costo zero non sarebbe un problema anche con i pannelli fotovoltaici attuali. Ancora più rivoluzionario sarebbe la disponibilità delle partenze, che verrebbero previste ogni due, ripeto due, minuti, e addirittura 30 secondi negli orari di punta; quanto basta per mantenere almeno 37 Km di distanza tra una cabina e l’altra. Secondo Musk l’esperienza offerta da Hyperloop sarà paragonabile al viaggio in aereo, una forte accelerazione iniziale, e una volta raggiunta la velocità di crociera non si noterà per niente il movimento. Il sistema sacrificherebbe solo alcune comodità come la possibilità di movimento all’interno dell’abitacolo, la toilette, e i finestrini, che sarebbero sostituiti da degli schermi. Al momento Hyperloop è solo un progetto, sono accettate critiche e suggerimenti per migliorarlo. Ad ogni modo il costo del biglietto sarebbe altamente competitivo con gli altri mezzi di trasporto e il tubo dentro al quale far viaggiare le capsule (costruite in alluminio e pertanto molto leggere) sarebbe montato su piloni progettati per resistere ai terremoti. Che dire, sulla carta non sembra male, e persino più sicuro di altri mezzi di trasporto atti a superare tali distanze. Certo se qualcosa va storto, l’idea di viaggiare in un proiettile di alluminio a 1200 km/h qualche inquietudine la da, secondo me comunque, già per trasportare merci sarebbe un sistema ottimo … Francesco Bianchi

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