Ci vuole sempre qualche giorno prima di riprendersi dopo un lungo viaggio, che mai come in questo caso è stato intenso, a volte faticoso, altre ancora meraviglioso. I kilometri percorsi si sono fatti sentire più sul piano umano che su quello fisico. Prima di lasciarmi però andare al racconto e al diario del viaggio più incredibile mai fatto (e incredibile non sempre è da intendere in modo positivo) in questo post vorrei suggerire qualche istruzione utile, per chi magari vorrebbe andare a visitare la Cina.
Perchè credetemi, se dovete avere a che fare con i cinesi, un po' di organizzazione è vitale.
IL VOLO
Io ho viaggiato con destinazione andata e ritorno Shanghai (dunque non sono informata sui costi delle tratte per Pechino) in generale va considerato che un volo A/R con la stessa città di partenza e arrivo, costa sempre meno di un volo con cambio destinazione. Inoltre se in Cina dovete spostarvi i mezzi di trasporto sono efficienti (meno l'acquisto causa lingua) e poco costosi (un volo interno tra Pechino e Shanghai con una compagnia di bandiera, lo abbiamo pagato 90 euro a pochi giorni di distanza dalla partenza). Dunque se anche dovete girare più città, vi conviene ripartire sempre dalla città di arrivo per risparmiare.
Pochi sono i diretti dall'Italia, nel mio caso (volo Klm - Air France) ho dovuto fare scalo (meno di due ore in entrambi i casi) all'andata ad Amesterdam e al ritorno a Parigi. Il viaggio è lungo circa 15 ore, di cui 12 il volo fino a Shanghai, dunque se potete viaggiare di notte meglio. Un'amica con il diretto da Roma, volando Air China, non aveva lo schermo per la visione dei film, cosa che può sembrare secondaria ma in un volo di 12 ore (magari come nei nostri casi da sole) non è il massimo.
I prezzi delle varie compagnie si equivalgono (tranne ovviamente Alitalia che come sempre è poco competitiva) dunque in molti casi per poche decine di euro di differenza potete scegliere la compagnia che preferite (Klm, Turkish Airlines, Emirates, Aeroflot quelle da me valutate). Orientativamente per A/R la fascia di prezzo è 600/700 euro.
L'HOTEL
Gli standard non sono sempre ai livelli europei a cui siamo abituati. Meglio optare per grosse catene. A Shanghai abbiamo alloggiato in un albergo 4 stelle, tra l'altro segnalato anche nella guida, in un bel quartiere e con un'entrata da 4 stelle, peccato la camera non corrispondesse minimamente agli standard. I prezzi ad ogni modo sono economici, rispetto ai nostri canoni (50 euro per una doppia in un 4 stelle a Pechino in alta stagione sarebbero da noi impensabili anche in un 3 stelle).
Alla registrazione in hotel viene chiesta una caparra, che spesso supera l'importo da pagare per la stanza.
BANCOMAT / CARTE DI CREDITO
La regola d'ordine è viaggiare sempre con contanti, molto spesso può succedere non accettino il bancomat e in generale i bancomat dei nostri circuiti non funzionano per i pagamenti ma solo per il prelievo (anche in questo caso non da tutti gli sportelli). Indispensabile avere una carta di credito.
VISTO
Per andare in Cina è necessario il visto, le regole per ottennerlo cambiano anche di 6 mesi in 6 mesi dunque meglio informarsi sempre con largo anticipo. Per il visto turistico serve avere già acquistato il volo, e avere una prenotazione in hotel che copra tutta la durata della permanenza in Cina. Il visto standard viene rilasciato in 4 giorni lavorativi e ha un costo di circa 86,00 euro. Ha validità di una sola entrata e uscita, se quindi nella vostra vacanza volete per esempio fare un salto ad Honk Kong (dove invece si può entrare senza visto) dovete optare per una visa con due ingressi ad un costo superiore.
Se acquistate tramite agenzia i biglietti aerei si occuperanno loro del visto, nel mio caso avendo deciso quaasi da un giorno all'altro di partire, e avendo acquistato sola i biglietti, mi sono dovuta affidare ad un'agenzia pagando quindi ulteriori soldi. Alteternativamente basta inviare i documenti al consolato di Milano o Roma.
ASSICURAZIONE SANITARIA / MEDICINE
Questa è una regola generale che immagino conosciate già, quando si viaggia fuori dall'unione europea: fatevi un'assicurazione sanitaria prima di partire.
Anche in questo caso è suggerito dalle guide di non bere l'acqua dal rubinetto (quindi anche ghiaccio), ma solo confezionata. Spesso ammetto anche quella confezionata non era delle migliori, e ci hanno suggerito di non comprare mai alcune marche. Detto questo ho anche bevuto una della acque più buone mai provate, non a casa veniva dal Tibet!
Nonostante le varie precauzioni a cui ormai mi sono abituata, tra cui i fermenti lattici che inizio a prendere prima di partire, devo ammettere che non ho avuto alcun tipo di problema.
Avendo per sbaglio portato una sola pastiglia per il mal di testa, sono dovuta andare in una farmacia ad acquistare un farmaco generico e l'ho comprato senza difficoltà al prezzo di 1.20euro per 12 pastiglie. Efficace ed economico sicuramente il sistema sanitario interno garantirà questi prezzi).
ARMATEVI DI PAZIENZA
L'inglese non è poi così parlato, se dovete spostarvi con bus e treni all'interno della Cina non sarà facile acquistare biglietti e confrontarsi con il personale. Sarà però difficile, ma non impossibile. I gesti spesso aiutano, e imparare qualche parola chiave in cinese sarà utile.
La regola, seppur difficile da seguire è di non formalizzarsi mai. Loro non lo fanno e più si è preparati a tutto e più si eviterà di innervosirsi o stupirsi per cose che noi non faremmo mai, ma che per loro sono normali.