I viaggi all’estero per motivi di salute sono sempre stati esentati da tasse o ristrettezze di plafond valutario che, quando c’erano, erano davvero…ristrette.
Qui farò una rapidissima svolazzata su quei viaggi che, a volte a ragione e a volte impropriamente, sono definiti “viaggi di salute”.
Le belle signore “rifatte”…nel bello e nel brutto, sanno bene che le cliniche svizzere sono da sempre famose per la loro efficienza in interventi di “restauro” ed anche per il costo relativamente basso di questi liftings rispetto alle tariffe nostrane.
La Romania , negli anni settanta, ha avuto un decennio di “ringiovanimento” grazie alla ben nota cura “Gerovital” della dottoressa Aslan. Ci sono state delle vere e proprie migrazioni e non solo di belle signore, ma anche di attempati signori, verso la “brutta” dottoressa che, evidentemente, vendeva solo promesse, perché il “Gerovital” è praticamente scomparso… ed anche la dottoressa.
Il Sud Africa è stato il primo paese al mondo dove sono stati effettuati (dal chirurgo “star” Barnard) trapianti totali di organi cardiaci. Poi lo stesso chirurgo è stato reclamizzato più per i suoi personali affari di cuore che per operazioni cardiache. I giochi ironici della vita!
Verso L’Olanda si organizzano ancora centinaia di viaggi, con la promessa di far tornare il sorriso totale grazie all’avanzata tecnica odontoiatrica dei dentisti in…zoccoli. Per la stessa motivazione molti Italiani, in alternativa all’Olanda, si recano in Serbia, a Belgrado. L’unico serio inconveniente è rappresentato da un dettaglio: ad un costo decisamente conveniente di una protesi totale impiantata, talora si può contrapporre qualche problemino d’adattamento, che non si manifesta subito, ma… nel tempo. A quel punto nessun dentista italiano metterà le mani su dei lavori così…”evoluti e convenienti”, quindi si sarà costretti ad effettuare uno o più viaggi per visite di controllo, con costi (globali) che talora superano quelli nostrani.
Gli Stati Uniti sono, da sempre, all’avanguardia in tutta la chirurgia. Indubbiamente l’unico grosso handicap è rappresentato dai costi di viaggio ed anche da quelli degli interventi, se effettuati in cliniche private. Leggiamo spesso che si mettono in atto vere e proprie cordate di solidarietà, specie per bambini che possono… sperare, ma solo effettuando un costosissimo intervento a Huston o in altre località , con cliniche, specialisti, strutture diagnostiche e di chirurgia d’avanguardia.
E la Cina?
Adesso vi racconto una storia VERA.
Dal 18 ottobre del 1984, si può andare in Cina per ammirare la Grande Muraglia, I Templi Buddisti, I Guerrieri di Xi’an, ma anche…vi riporto la notizia così come letta sul “Corriere della Sera” nella data menzionata sopra:
”Pechino – E’ stato compiuto per la prima volta con successo un difficile trapianto di pene su un giovane di 22 anni, Chen Guaxian. Secondo quanto riportato dal quotidiano di Canton Guangzhou Ribao”.
Il giornale ha precisato che il donatore è stato il padre del giovane e che l’intervento è durato ben 8 ore. Grazie al trapianto, Chen, che era rimasto mutilato in seguito ad un incidente ferroviario ha “riacquistato la capacità di procreare”.
Encomiabile questo amore paterno, che ha sacrificato la sua “capacità di procreazione” ed anche il suo piacere, per donarlo al figlio! Vorrei ammonire i giovani nostrani perché evitino di sdraiarsi sui binari… poi passa il treno e… zac! Proprio li! Non pensate che, tanto, c’è “quello di papà!
Un’altra doverosa precisazione la devo fare per la tranquillità degli operatori turistici che volessero avventurarsi ad organizzare dei “viaggi sana pene”. Su questo tipo d’intervento, ancora oggi, la chirurgia non dà mai nessuna “garanzia” e, sopratutto, sembra che i chirurghi cinesi non diano nessuna referenza sull’organo dell’eventuale donatore. Insomma, avete capito perché si chiama “delicato intervento”? Immaginatevi se l’organo donato e ricucito dovesse staccarsi sul più…bello! Operatori turistici vi sconsiglio di organizzare questo viaggi del c… Attenti! Perché rischiate, comunque, di perdere anche il…vostro!
Alberto Nacci
Illustrazione tratta da Google immagini