Magazine Viaggi

Viaggi per famiglie: Pag, l’isola croata che non è solo per i giovani scatenati

Creato il 20 settembre 2013 da Nonsoloturisti @viaggiatori

La mia fidata guida di viaggio presentava l’isola di Pag, situata in Dalmazia, non lontana da Zara, come la mecca croata del divertimento, descrivendola come la meta perfetta per i giovani in cerca di “movida”: bar aperti fino a notte fonda, discoteche sulla spiaggia, molti divertimenti… Nei miei pensieri quindi non si trattava certo del posto ideale per una famiglia con un bambino piccolo come eravamo noi e per questo era stata archiviata come “non adatta ai bimbi”. Poi però, nonostante queste considerazioni, la curiosità aveva avuto la meglio e una volta arrivati in Croazia avevamo deciso di andarci lo stesso, almeno per un giorno.

Pecore e mare

È andata a finire che ne siamo stati stregati e ci siamo tornati, perché sì, certo, a Pag ci sono i locali e i bar sulla spiaggia e ovviamente molti giovanissimi che arrivano al mare verso mezzogiorno, armati di occhiali scuri e con i volti ancora assonnati, ma non c’e’ solo questo: l’isola di Pag è anche molto altro, ed è tutta da scoprire anche con i bambini.

Pag Baia di Lun

Innanzututto Pag è un’isola non più isola, collegata alla terraferma con un ponte spettacolare che ti fa capire fin dall’arrivo che si tratta di un posto speciale.
Appena imboccato il ponte, infatti, lo sguardo del viaggiatore si trova ad abbracciare una distesa brulla e bianca di roccia, con un mare che pare cielo liquido e la maestosità del monte Velebit a fare da sfondo, mentre i ruderi di un vecchio faro sembrano essere stati messi lì apposta per catturare lo sguardo di chi entra e obbligarlo a fermarsi per scattare almeno una foto.

Pag ed il massiccio del Velebit

Poi c’e’ l’isola, fatta di sale e di mare, di muretti a secco che si arrampicano sulle colline e di olivi secolari, di calette dall’acqua dai colori incredibili e di pecore che ti guardano curiose dal bordo della strada, di pascoli d’erba e di paesaggi lunari fatti di roccia bianca dove nulla sembra essere mai cresciuto.
A Pag ti perdi ad osservare le saline bianche che catturano e riflettono i raggi del sole e ti lasci affascinare dalla sua “città fantasma” ormai abbandonata, la cui chiesa ancora domina la valle sottostante. Tra i vicoli nella città nuova incontri anziane signore indaffarate nell’antica arte dei merletti, che espongono le loro mercanzie in vendita su piccoli banchi e non puoi resistere dall’assaggiare il Paskisir, famosissimo formaggio prodotto da sempre da queste parti.

Pag Ulivi

Su quest’isola incontri spiagge di scogli, ma anche di sabbia – per quanto possa definirsi tale l’arenile croato – e ti rilassi all’ombra delle tamerici, insieme alle tante famiglie con bambini mentre poco più in là i proprietari dei locali si preparano per la loro lunga notte.

Insomma, per noi trascorrere qualche giorno a Pag ha significato immergerci in un piccolo mondo fatto di contrasti, di verde e di bianco, di roccia e di mare, di spiagge attrezzate per la movida notturna e calette dimenticate dove è impossibile resistere ad un tuffo, per poi andarsene con il sale sulla pelle e la voglia di tornarci, per immortalare un nuovo bellissimo tramonto.

Tramonto Pag

Dove si trova Pag?


View Larger Map


Francesca Patatofriendly

Francesca Patatofriendly

Viaggiatrice per passione e mamma appassionata (e un po’ incasinata) cerca di mettere ordine nei suoi pensieri (anche) scrivendo un blog, di viaggi ma non solo.

More PostsWebsiteTwitter


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine