Prenotare per le vacanze quest'anno è stato più pesante che mai.
Prezzi alle stelle.
Alla fine, mettendo insieme diversi pezzi, soluzioni e modificando leggermente il periodo, ne siamo venuti a capo.
Quest'anno, invece di usare i traghetti che sono ladronamente costosi (e stranamente tutti allineati: Moby, GNV, Tirrenia, Sardinia non sono sottoposti all'antitrust?), abbiamo optato per aereo più noleggio auto. Ci è sembrata una soluzione migliore anche per Cigolino, per non tenerlo in viaggio per troppo tempo, con tutti i disagi del caso.
Oggi mi arriva un laconico sms (seguito da una mail tassativamente no-reply) da Air One, la compagnia aerea con cui ho prenotato il ritorno dalla Sardegna, a fine agosto.
Il suo volo ha subito una variazione di orario. Nuovo orario: partenza 22.20, arrivo a Malpensa 23.25.
Noi eravamo prenotati per il pomeriggio, un orario più consono a un bambino di due anni, più comodo per GF che ci verrà a prendere, infinitamente più agevole per mio padre che ci porterà in aeroporto alla partenza.
Noi avevamo un volo di pomeriggio perchè era proprio di pomeriggio che volevamo viaggiare. Lo so, è un po' da pignoli magari ;)
Ora.
Partire di notte cambia tutto lo scenario ed è già incubo, solo a pensarci.
Vuoi perchè un bimbo piccolo a quell'ora, vuoi per gli spostamenti in auto, vuoi perchè in teoria dovrei presentarmi in ufficio la mattina dopo.
A me sembra un abuso. Mi pare che, in questo modo, siano i viaggiatori al servizio del vettore e non il contrario. E' come se Air One avesse prenotato noi e la nostra disponibilità, non il contrario.
Sono imbufalita.
Naturalmente per chiedere spiegazioni o capire se quei biglietti si possono cambiare, non c'è un indirizzo mail, ma un call center a pagamento.
Che funziona più o meno così. Chiami, ti avvisano che pagherai, ti mettono in attesa, rispondono.
Tu fai la tua domanda e dall'altra parte inizia una gentilissima supercazzola che al "secondo 3" sai che non ti darà l'informazione che cercavi, ma ti farà spendere un po'.
Quando ho prenotato ho chiesto se il passeggino lo imbarcavano comunque (fanno così gran parte delle compagnie aeree) o se c'erano altre indicazioni.
La risposta è durata circa 7 minuti, per dirmi, in buona sostanza "non lo so, chieda all'imbarco".
Naturalmente non è solo AirOne che ha queste modalità, ma le compagnie di voli low cost (e, sempre più spesso, anche quelle di voli di linea).
E poi low cost, parliamone: i prezzi sono bassi durante l'anno, lontano dalle feste, ma d'estate non direi proprio. Anzi, per il periodo estivo lievitano di ora in ora, le tariffe e sono già belle polpose a marzo. Immagino che se adesso volessi cambiare i nostri biglietti, dovrei anche pagare una differenza: differenza inspiegabile, perchè sarebbe un volo per lo stesso giorno, sulla stessa tratta, in un orario più simile a quello prenotato in origine.
Ma vi sembra giusto? Ma soprattutto lo è davvero?
Al di là del disagio puramente personale, di solito si prende un aereo per arrivare velocemente e puntuali. L'orario di prenotazione non è un'indicazione di massima, ma è proprio l'ora in cui si desidera partire: non è in nessuno modo uguale viaggiare alle 16 o alle 22. No?
Può voler dire cancellare appuntamenti importanti, colloqui di lavoro, visite mediche, o anche solo modificare i propri programmi, in balia di un aereo.
Il regolamento 261/2004 (è quello europeo in materia di assistenza ai viaggiatori in caso di negato imbarco, cancellazione o ritardo prolungato dei voli) neppure prevede che gli orari possano essere cambiati così profondamente: nel 2004 non accadeva?
Io già visualizzo un'avventura notturna surreale.
In quale avventura siete incappati a causa di un radicale cambio di orario del vostro volo/treno/nave?