Uomini che stavano soffocando e che sono stati ricacciati dentro con la forza a colpi di bastone in quello spazio che sarebbe diventata la loro tomba.
Un viaggio verso la libertà firmato dalla crudeltà umana.
Viaggiavano come prigionieri i migranti trovati morti nella stiva di un barcone diretto a Lampedusa. Tutti ragazzi tra i 25 e 30 anni. Vietato salire in coperta per il timore che l’imbarcazione, stracarica, si rovesciasse in mare. Chiusi in una botola angusta, di due metri per tre, senza oblò ne prese d’aria. Hanno cominciato ad avere difficoltà respiratorie e a gridare, ma senza risultato. Uno di loro, uscito sul ponte durante la traversata, per punizione, sarebbe stato scaraventato in mare. Il conto delle vittime del tragico viaggio salirebbe così a 26. Venticinque cadaveri su un carico di 268 extracomunitari tra cui 36 donne e 21 bambini. Il natante, lungo una quindicina di metri è salpato dalla Libia, avvistato da un elicottero della Guardia di finanza e raggiunto da due unità della Capitaneria di porto che ne hanno seguito la navigazione fino a un miglio da Lampedusa.
Sicilia terra di sole, tradizioni, sapori, riti, suggestioni, meraviglia, incanto ed emozioni. Sicilia terra ricca di storia, è ora, anche, onde migratorie che si infrangono sulle sue coste. Il suo mare è simbolo di morte. Speranze recise, ma anche trafficanti umani che commettono crimini contro bambini, donne e uomini in fuga dalla guerra, dalla fame e della povertà, disperati in cerca di un futuro migliore, che spesso non sappiamo dargli. Viaggi per la sopravvivvenza. Viaggi impossibili e inumani. Viaggi che non possono vederci solo in veste di spettatori. Bisogna attivare uno sforzo internazionale, una mobilitazione reale, per ripristinare una vera cultura dell’accoglienza che coinvolga tutte le regioni italiane oltre che l’intera Europa. L’ennesima fine tragica che pone di fronte alla politica, agli organismi internazionali e non solo un grande dramma umanitario sul quale è neceessario trovare una finale migliore di quello scritto dalle acque della bella Sicilia.