Viaggio in Bretagna: come organizzarsi e partire

Creato il 08 giugno 2015 da Giovy

La Côte Sauvage (Penisola di Quiberon) - © 2015  Giovy

Vi è venuta voglia di un viaggio in Bretagna in questi giorni? Io sono tornata proprio ieri sera e ho ancora in testa e nel cuore tante cose viste in così poco tempo da quelle parti. Il mio viaggio mi ha portato ad esplorare la zona del Morbihan ma, tornando a casa, ho pensato un po' a quali potrebbero essere i consigli per organizzare al meglio un viaggio in Bretagna.
Pur essendo una parte circoscritta della Francia, la Bretagna resta una regione molto vasta che richiede, come prima cosa, dal gran bel tempo per poter essere esploralta a dovere.
In 5 giorni io ho macinato quasi 600 km e, per stavolta, ho dovuto usufruire di un'auto a noleggio perché, seppur possibile, con i mezzi pubblici sarebbe stato tutto limitante in 5 giorni.
Ciò mi a fatto pensare proprio al "fattore tempo": in Bretagna ce ne vuole davvero molto perché è una regione che vuole respiro e regala aria.
Se avete poco tempo a disposizione, il mio consiglio è quello di circoscrivere l'area che volete visitare.
Il secondo suggerimento è di ordine pratico, soprattutto se avete la pelle chiara come la mia: portatevi e mettete (anche più volte) la crema solare!
L'aria da queste parti è tersa e il vento sempre freschino e piacevole.
Questo contribuisce, da un lato, a lasciar filtrare maggiormente i raggi solari.
Dall'altro, a non farvi rendere conto che, anche qui, il sole può scottare.
Il terzo consiglio si lega al secondo ed è stato Gian a farmelo venire in mente: in Bretagna ci vuole un bel cappello a tesa larga... sempre per protezione dal sole.
Tutto questo mi porta a parlavi del clima che qui non è proprio così terribile come pensate.
Il clima atlantico è meraviglioso perché imprevedibile.
Inoltre, d'inverno non è mai così freddo e d'estate non si muore mai dal caldo.
Sul fatto che non sia così freddo... non fate gli scettici.
Nella zona del Morbihan ci sono i pini marittimi, anche se sono stati importanti a metà '800... ma ci sono, resistono e prosperano.
Secondo me l'inverno è peggio in pianura padana!
Un'altra cosa che è doveroso dirvi è che la Bretagna è densa di tematiche da scoprire.
Prima fra tutte, quella legata al patrimonio della preistoria che vale la pena di scandagliare a fondo.
Se passate di lì in alta stagione (Luglio-Agosto) cercate online la pagina web del luogo che volete visitare e prenotate il vostro ingresso.
Lo stesso vale per le isole, quelle che rendono tanto speciale il Golfo di Morbihan.
In alta stagione il traghetto va prenotato!
Doveroso, inoltre, consigliarvi di portarvi l'astemio di turno o qualcuno che si alterni con voi alla guida. Proprio venerdì sera, a Carnac, si parlava del perfetto abbinamento con la crepes o la gallette bretonne e, chi se ne intende molto, mi ha detto che vi si abbina solo il sidro.
Al massimo la birra... ma il sidro è la morte loro.
La Bretagna ha dei sidri spettacolari (ve ne parlerò presto), nulla a che vedere con i sidri in commercio in Italia (grande distribuzione... non parlo di produzione artigianale).
Occorre però stare bene attenti perché, con la stagione estiva soprattutto, la polizia è sempre in giro.
Serve quindi qualcuno che guidi e non beva proprio nulla.
Parlando di polizia mi viene in mente un'altra cosa: il parcheggio.
Da quelle parti troverete spesso righe blu: badate bene perché NON si paga!
Molti parcheggi diventano a pagamento solo a Luglio e Agosto ma, in tal caso, sarà specificato.
Cercate di parcheggiare sempre dove segnalato.
Proprio seguendo la "Costa Selvaggia"della penisola di Quiberon che vedete nella foto, mi sono imbattuta in qualche macchina piazzata alla buona lungo la strada... con qualche bella multa!
E' pieno di parcheggi vicino ai posti panoramici... usateli!
Chiudo questa carrellata di consigli su come organizzare un viaggio in Bretagna dicendovi che si può arrivare qui tranquillamente in treno e molto comodamente.
Ci sono dei buoni noleggi auto a Rennes, luogo perfetto per partire all'esplorazione della regione.
Per quel che mi riguarda, se chiudo gli occhi, sento ancora il vento di qualche giorno fa.
Ho capito parecchie cose durante i miei giorni in Bretagna e la prima fra tutte è che è il vento, solitamente, che mi porta via il cuore e lo semina da qualche parte... in quella terra che esplorato con occhi curiosi e con sapiente aiuto di Yoda.
A proprosito di lui... tenete d'occhio il blog perché può essere che ci sia qualche sorpresa!
Be Breizh! 

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