Viaggio in Equador

Creato il 24 giugno 2013 da Surfingplanet @surfingplanet

Oggi vi pro­poni­amo il rac­conto del viag­gio in Equador di San­dro e Ruth:

Qualche mese fa con la mia ragazza abbi­amo deciso di par­tire per una vacanza in Equador. Visto che non si tratta di una des­ti­nazione fre­quen­tatis­sima come Cuba o Brasile, abbi­amo dovuto pren­der i bigli­etti aerei con un certo anticipo, pren­dendo prima un volo Bari-Milano e da lì un diretto, rius­cendo comunque a man­ten­erci bassi sul prezzo finale.

Dopo uno scalo negli USA, con­dito da con­trolli di sicurezza fin troppo rigidi, arriv­i­amo nella cap­i­tale Quito, il cui aere­o­porto si trova in una zona abbas­tanza cen­trale della città, ma ancora per poco, visto che per ques­tioni di sicurezza si sta pen­sando di spostarlo a qualche ora dalla città. Quito si trova a 4100 metri d’altitudine e non si tratta di un det­tagli irril­e­vante, visto che l’aria rar­efatta causa a me che non sono abit­u­ato, certi gira­menti di testa. Avendo optato per un volo con hotel, alla fine per i primi giorni decidi­amo di stare al Jumbo Lodg­ing.

Il giorno dopo ci sveg­liamo abbas­tanza presto e fac­ciamo un’abbondante colazione a base di frutta trop­i­cale e cere­ali (un clas­sico qui in Equador). Affit­ti­amo una macchina e posteggiamo al cen­tro, dove iniziamo un giro tra le strade e gli edi­fici, sco­prendo con molto piacere che la città oltre ad essere molto pulita è anche piut­tosto col­orata, visto che natale è immi­nente e che per questo sono pre­senti esi­bizioni prati­ca­mente dappertutto.

Quasi tutte le spe­cial­ità culi­narie da provare in giro sono dolci (in certi casi anche troppo), real­iz­zate con prodotti locali. Durante tutto il viag­gio alcune volte siamo pas­sati per qualche super­mar­ket e si nota come ci sia ancora molto da lavo­rare per quanto riguarda l’economia locale, visto che una buona parte dei prodotti è di prove­nienza estera e che tra quelli locali, gli unici che vera­mente mer­i­tano sono quelli più sem­plici a base di frutte e verdura.

Nella gior­nata che segue pren­di­amo una tele­fer­ica per arrivare nella zona più alta di Quito, da cui godere di una vista eccezionale della città, che evi­den­zia come questa sia davvero sconfinata.

Par­lando di cucina locale, questa non è molto elab­o­rata, ma se non altro è sana ed abbon­dante. Sono diversi per questo i posti dove si pos­sono provare polli ed altri ani­mali allo spiedo o alla brace, accom­pa­g­nati da banana verde fritta e patate.

In seguito ci spos­ti­amo in un luogo chiam­ato Same, sulla costa, dove trascor­ri­amo alcune gior­nate in luogo davvero par­a­disi­aco, dove rilas­si­amo il corpo e lo spir­ito, pas­sando gior­nate tra vis­ite nella zona, man­giate di ostriche e frutti di mari a prezzi strac­ciati e lunghe ore di relax.

Più avanti ci spos­ti­amo a Guayaquil, dove veni­amo a conoscenza di un paesino nelle vic­i­nanze dove sono pre­senti innu­merevoli negozi con prodotti di pelle. Arriv­i­amo in 10 minuti di macchina e qui l’offerta è davvero scon­fi­nata, con giac­che, scarpe, spolverini ed innu­merevoli altri prodotti ben real­iz­zati e dec­o­rati. Trat­tando un pochino, con appena 240 dol­lari riesco a pren­dere 4 ottime giac­che, di cui una invernale.

Dopo 3 giorni trascorsi qui, tor­ni­amo a Quito per il viag­gio di ritorno, con l’idea che l’Equador diven­terà una gran bella nazione, viste le tante cose da offrire ed un pres­i­dente come Cor­rea par­ti­co­lar­mente amato dal suo popolo per azioni che hanno fatto crescere non poco la nazione.


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