Viaggio in Giappone, il paese visto con gli occhi di un italiano – Parte 4

Da Nippolandia

Vietato fumare

Ed eccomi agli ultimi aneddoti che Alessandro, italiano da Roma a Tokyo, ci ha raccontato sulla vita giapponese. A Tokyo non esiste l’abbonamento degli autobus, come lo intendiamo noi. In genere si può fare per una linea (lui ad esempio lo usava per andare all’università), ma per il resto si fanno i biglietti in base alla tratta che devi percorrere. E’ vero che i biglietti sono piuttosto cari, ma il sistema dei trasporti pubblici funziona così bene, che vale la pena pagare un po’ di più. Nelle strade di Tokyo è vietato fumare mentre si cammina. Il divieto è entrato in vigore ad Agosto 2005 dopo la protesta delle mamme che sostenevano che i bambini sui passeggini respiravano troppo fumo passivo a causa delle sigarette tenute in mano che erano proprio alla loro altezza. E così stop al fumo. Ora sono state installate, ogni tanto, dei piccoli quadrati, le smoke area, dove i fumatori possono fumare quando sono in giro. All’inizio chi veniva trovato a fumare mentre camminava veniva multato, ora invece viene solo invitato a spegnere la sigaretta. E per finire… i cellulari. Costano poco, ma poi bisogna sottoscrivere un abbonamento mensile obbligatorio. Alessandro, come studente, usufruiva di una riduzione del 50% e pagava circa 2.500 yen. Alessandro ci ha raccontato talmente tante cose sul Giappone che temevo di essermene persa qualcuna. E’ stato bello riuscire a incontrare una persona italiana a contatto diretto con la cultura giapponese che ci ha potuto raccontare qualche particolare della vita a Tokyo.


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