Hostess da ascensore
Si è concluso il secondo giorno a Tokyo. E già sono piena di immagini sulla vita di Tokyo e dei giapponesi che mi hanno colpita. Immagini semplici di vita quotidiana. Piccoli sorrisi strappati ad un bambino. Cose che mi hanno fatto modificare le impressioni del primo giorno (impressioni sbagliate, causate probabilmente dal fatto che ero stravolta per il viaggio). Piccole cose che mi stanno facendo amare questa meravigliosa città. Qualcuna di queste immagini? In una stazione della metropolitana, una bambina mi ha fatto l’inchino. Forse voleva salutarmi… Quando si deve uscire dalla stazione, dopo aver preso la metro o un treno, si deve infilare il biglietto in una macchinetta (così è sicuro che devi pagarlo, il biglietto!). Sulle scale mobili stanno tutti in fila per uno, allineati a sinistra, così chi ha fretta può passare senza problemi a destra e senza dover chiedere permesso. Sulle scale ci sono le frecce, perché una parte si deve usare per scendere ed una per salire. In treno o in metro i giapponesi o dormono o mandano sms (rigorosamente senza suoneria per non disturbare!). In una stazione c’era una giapponese, una sorta di hostess, che stava davanti agli ascensori, andando da uno all’altro per dare il buongiorno a chi lo prendeva. In metro ci sono i segni per terra per indicare alla gente dove si fermerà il convoglio e dove si apriranno le porte (che precisione!). Stanno tutti in fila per salire e quando si apre la metro, si mettono di lato per non intralciare chi deve scendere e solo dopo salgono. Ed alla fine del secondo giorno, nel bagno del ristorante dove abbiamo cenato, c’era una bimba di un paio di anni che, come mi ha vista, mi ha fatto un sorriso enorme. Che amore!