Partiamo il 7 agosto alle ore 20.20, puntuali, da Milano Malpensa. L'attesa per tutto ciò che ho immaginato negli ultimi mesi è finalmente terminata e la voglia di conoscere la guida e i compagni di viaggio è tanta.
Il volo, con Fly Emirates, è tranquillo, con scalo tecnico a Dubai. Nel primo pomeriggio dell' 8 agosto eccoci pronte a sbarcare a Delhi.
La prima cosa che colpisce dell'India è l'aria: il caldo, mescolato ad un forte odore di spezie, crea una sorta di assuefazione immediata, che mi ha coinvolta e incantata in un secondo.
Il primo consiglio di Ganesh, la nostra guida, dandoci il benvenuto in India, è quello di lasciare il pensiero occidentale e le preoccupazioni alla sera precedente e di provare ad accettare e a vivere il pensiero orientale.
Tempo di lasciare i bagagli in hotel e siamo già sul pullmino per una prima immersione nella città, e più precisamente nel suo traffico! Delhi, e come vedremo con i nostri stessi occhi nel corso del viaggio, tutta l'India, è terra di contrasti forti, di contraddizioni violente e al limite dell'incredibile.
Durante il giro panoramico con il pullman effettuiamo una sosta fotografica davanti agli edifici governativi e all'India Gate, un arco eretto in memoria dei soldati indiani caduti durante la prima guerra mondiale, noto anche come India War Memorial.
Visitiamo poi il tempio Bangla Saheb: costruito alla fine del XVIII secolo in onore del guru sikh Harkrishan Dev, in pregiato marmo bianco e con le cupole d'oro, è il tempio Sikh più grande ed importante di Delhi.
Prima di entrare occorre togliere le scarpe ed indossare delle bandane, offerte dal custode.
Il tempio è davvero molto bello, e l'atmosfera è intensa, carica di devozione. I fedeli sono raccolti in preghiera ovunque, all'interno e nel cortile, al centro del quale si trova una cisterna, con acqua ritenuta curativa. All'interno del complesso dove sorge il tempio è situata una mensa, gestita interamente da volontari, dove viene servito un pasto caldo gratuito a tutti coloro che lo desiderano. Visitiamo la cucina, dove gli addetti ai lavori, intenti a cuocere lenticchie e infornare panini, ci salutano sorridenti.
Rientriamo in hotel, il lussuoso e super moderno "Le Meridien", sviluppato in verticale, con le camere disposte attorno al cortile centrale, per 25 piani. Dal belvedere il colpo d'occhio di tutti i balconi illuminati fino a terra, con la vista sul bar centrale, è davvero mozzafiato.