Viaggio in Puglia: 3 tappa ad Alberobello

Creato il 23 settembre 2013 da Sadica @sadicamente
Giorno 25 Luglio - 3 Tappa ad Alberobello [Provincia di Bari, Treno Bari-Alberobello, FS Regionali]

http://www.fseonline.it/
- Ferrovie del Sud Est - Durata 1.30 circa di tempo
Costo: 4.50 Euro a tratta; scendere alla fermata Alberobello.
Luoghi da visitare:
- Chiesa Sant'Antonio, in Via Monte Pertica
- Trulli, Centro Storico
- Rione Aia Piccola, Centro Storico
- Rione Monti, Centro Storico
- Santuario dei Santi Medici, Centro Storico
- Trulli Siamesi, Via Montenero
- Trullo Sovrano, Piazza Sacramento, Costo 1.50 Euro
La notte trascorre quasi indenne grazie ad Autan Tropical. Le zanzare se ne stanno alla larga grazie alla fragranza non più gradita alle fastidiosissime succhiatrici di sangue.
Ci svegliamo dunque pimpanti, pronte ad affrontare una nuova giornata esplorativa.
Pensavamo di far prima, invece finiamo per recuperare soltanto 5 minuti sulla tabella di marcia.
Sono appena le ore 8 ma già fa caldissimo. Ci si veste e si suda contemporaneamente.
La nostra tappa di oggi ci conduce ad Alberobello.
I biglietti li abbiamo acquistati il giorno prima, quindi non ci resta che andare in stazione, ma non prima di aver fatto colazione.
Corriamo dunque verso il solito viale. Questa volta non saliamo sulle perfide scale del ponticello di ferro, bensì svoltiamo a sinistra per raggiungere l'ingresso posteriore della Stazione Centrale dove si trovano i binari e la biglietteria delle Ferrovie del Sud Est. Scendendo le scale di destra vi accederete direttamente, mentre le altre vi porteranno ai binari di Trenitalia, sbucando nella stazione di Bari Centrale.
Il nostro intento era quello di raggiungere il Punto Informazioni Turistiche che avevamo notato soltanto la giornata precedente.
Il PIT, Punto Informazioni Turistiche, si trova a destra -se la stazione è alle vostre spalle- vicino alla fontana che si trova proprio nel centro della piazza. Sul lato opposto invece, a sinistra, vi sono le Ferrovie del Nord Barese dove ci siamo recate per prendere il treno regionale che ci ha condotto ad Andria ed a Barletta.
Proseguendo lungo il lato destro delle Ferrovie del Nord Barese vi troverete l'ingresso delle Ferrovie Appulo Lucane, al momento del nostro passaggio in ristrutturazione. L'ingresso è al civico 14 e la tabaccheria all'interno sembra sia l'unica struttura che venda i biglietti per raggiungere la città di Matera.
Difficile quindi, se non si è del luogo, sapere queste informazioni. Ma i baresi sono persone molto cordiali e disponibili: senz'altro sapranno darvi un aiuto qualora ne abbiate bisogno.
Ad ogni modo il PIT apre alle ore 10 -fa anche una piccola pausa pranzo- quindi abbiamo proseguito presso la nostra meta per la colazione senza prendere la cartina, per raggiungere il locale "Sandrino", un forno di delizie e golosità. Il tutto molto velocemente, poichè dovevamo far ritorno alla stazione, fino al capo opposto.
Il cappuccino bollente, accompagnato da un cornetto appena sfornato, mi fa percepire ancora di più l'afa circostante. Se prima avevo la sensazione di sentire 31 gradi appiccicarmisi addosso-e non erano ancora le 10- ora ne sentivo almeno 50.
Mi soffermo comunque ad osservare questo bel localino dove ci sono muffins, ciambelle, dolcetti e pizzette. I tavolinetti quadrati sono ricoperti di mattonelle bianche, con delle piccole sedioline. Il bancone è comunque l'attrattiva maggiore del locale.
Ma siamo di fretta, non possiamo stare oltre il dovuto. 4 Euro in totale per due cappuccini e due cornetti e si va di nuovo verso la stazione.
Usciamo di corsa, dopo che Daniela conta le monetine una ad una in pezzi da 5 cent per pagare e raggiungiamo la stazione, in tempo per chiedere quale fosse il nostro treno. Il treno in direzione Marina Franca è quello che ci condurrà proprio ad Alberobello.
Fino a questo momento abbiamo preso degli splendidi e pulitissimi treni. Questo in particolare è anche molto spazioso, quasi da allungare le gambe senza disturbare il vicino difronte.
Il nostro tragitto dura poco più di un'ora. Occhio comunque alle varie fermate perchè il treno -almeno durante il nostro viaggio- non le ha segnalate con l'annuncio sonoro. Abbiamo dovuto scorgere ogni stazioncina, spostandoci man mano presso le prime carrozze. Ad ogni modo la stazione precedente ad Alberobello è Noci. Quando siete dunque a Noci, preparatevi a scendere alla fermata successiva.
Ma non imitate Daniela: se avete un bisogno impellente sfruttate la durata del viaggio, anzichè decidere di andare alla toilette proprio quando siete in procinto di scendere. Un pò preoccupata per non vederla tornare indietro, ho bussato alla porta del bagno e le ho intimato di scendere immediatamente dal treno.
Avete notato quanto siamo comiche in questo viaggio??!
Siamo arrivate ad Alberobello. Ma dove andare una volta usciti dalla stazione? E dove sono i Trulli? Non è che abbiamo sbagliato stazione? No tranquille, siete nel posto giusto!
Di fronte a voi vedrete un bar e due strade che salgono verso l'alto. Prendete la strada di destra e salite. Oppure seguite i turisti stranieri: loro non si perdono mai!
Noi difatti seguiamo un gruppetto di turisti nordici che percorre spedito la salita, cercando di capire dove sia il centro storico ma soprattutto dove siano i famosi Trulli.
A parte qualche sporadica apparizione, sulla strada laterale non ne vediamo altri.
Arrivate in cima, alla fine della nostra strada, vediamo il mercato: vi sono numerosissime bancarelle che avrebbero fatto perdere la testa alla Shopper Ica. Sul lato opposto invece vi è la Cattedrale.

Ad una vicina edicola scorgo anche la primissima fotografia del Royal Baby, nato proprio in quei giorni, con una Kate piuttosto in carne per la sua consueta linea. Un pizzico di gossip non guasta mai durante le vacanze.

Ci dirigiamo infine verso la Cattedrale, dove per entrare indosso il mitico giacchettino azzurro di lana. Un giacchettino che è più "vecchio" di me, ma ancora perfettamente indossabile ed utilizzabile.

Il giacchetto di lana però è alquanto pruriginoso e non fa altro che accaldarmi ancora di più.
Dietro la Cattedrale vi è il famoso Trullo Sovrano, affiancato da una schiera di trulli abitati. Tutto è perfettamente bianco ed il sole riflette sulle pareti dei trulli i suoi raggi. Il caldo è afoso.

Il Trullo Sovrano è ormai divenuto un museo ed è visitabile. L'ingresso è di 1,50 Euro. Al suo interno possiamo dunque vedere come siano fatti i trulli, con i svariati oggetti agricoli, accessori della casa, botti, anfore, pentole, camini e tanti oggetti di uso quotidiano. Vi è anche un giardino dove sono sistemate altre anfore e dei tavolini con delle sedie.

Il piano superiore è accessibile attraverso una scala in pietra e dal soffitto basso, sfociando in una stanza ove è riposto un antico telaio, mentre nella stanza adiacente vi è una culla e un baule. Tra le due stanze c'è anche una grata dove si possono scorgere tante monetine, un pò come una piccola Fontana di Trevi. Quella doveva essere l'apertura per attingere all'acqua del pozzo.

Lasciamo il Trullo Sovrano per raggiungere il centro storico e la zona turistica di Alberobello.
 
Attraverso le bancarelle del mercato non ci rendiamo subito conto di quello che scopriremo poco più in là, ovvero una collina piena di Trulli, dai tetti neri e dalle pendici bianche. Un bagliore quasi accecante.

Qui, con nostra grande sorpresa, notiamo numerosissimi souvenir, cartoline ed altre particolarità. Finiamo nella bottega Trullo dove ci sono molteplici fischietti in terracotta. Sono tantissimi, particolarissimi e con suoni diversi.

Abbiamo scoperto che vi sono dei concorsi e delle gare per premiare il fischietto più bello. Ce ne sono a forma di animali, di oggetti, di personaggi ed alcuni artistici. Sicuramente ne troverete uno di vostro gradimento.
I fischietti più semplici hanno un suono molto normale, simile al fischio emesso da un essere umano. Quelli invece che hanno dell'acqua al loro interno, hanno un suono più melodioso e delicato. Infine c'è il fischietto "Puta" che viene utilizzato per le dichiarazioni d'amore e le serenate, dal suono magico.
Daniela ne prende uno a forma di galletto, magari per essere di buon auspicio per una bella serenata d'amore.
In ogni Trullo vi è una bottega dove comprare ricordini o produzioni eno-gastronomiche della Puglia.

Tutti i commercianti sono molto cortesi e gentili: vi inviteranno sicuramente ad entrare e curiosare, talvolta anche ad assaggiare taralli o biscottini, anche se non comprerete nulla.
In alcuni Trulli si può anche salire in cima al tetto per ammirarne il panorama. Lo spettacolo che si paleserà ai vostri occhi sarà davvero unico e stupefacente.

Ne approfittiamo per prendere qualche cartolina.
  
Nel corso principale invece troviamo un paradiso di cimeli marini, al quale non riusciamo a resistere. Il nome del negozio, "I tesori del Mare e della Terra", ci attira come delle calamite. All'interno troviamo tantissime conchiglie, coralli, pietre, gemme, orecchini ed altre cosucce provenienti dal mare. Vi sono anche dei piccoli pesci palla, oltre che delle creazioni composte di conchiglie, tra i quali i Trulli ma anche animaletti di tutt'altro genere.

Su alcuni tetti dei mini trulli in vendita vi sono dei simboli: alcuni hanno dei significati di origine cristiana, altri esoterici ed altri ancora primitivi. Avrei voluto una cartolina che indicasse di ognuno il significato, seppur vi siano in giro per Alberobello dei cartelli che ne indicano la simbologia esatta. Purtroppo non ne ricordo neanche uno.

Per l'ora di pranzo invece ci soffermiamo a mangiare presso il ristorante "Il Trullo Antico", ricavato all'interno di un grande trullo. L'interno è costituito per lo più da mattoni e pietre, con quadri ed angoli disposti come altarini.

Noi ordiniamo il menù turistico light da 10,00 Euro per restare leggere, ma non resistiamo nel prendere anche un piatto da dividere in due di orecchiette con le cime di rapa, composto naturalmente da delle orecchiette fatte in casa, cime di rapa, pan grattato, olio e dei pezzettini di alici. Concludiamo il nostro pranzo con un gustoso tiramisù della casa.
Ci soffermiamo ancora nel visitare altri Trulli, taluni arredati e visitabili come il Trullo Sovrano, ma dall'arredo un pò più moderno. Molti abitanti così mescolano casa e bottega quasi in un unico ambiente.

Alberobello è una cittadina davvero fantastica, tanto che ne è diventata nel corso degli anni patrimonio dell'UNESCO. Un vero gioiellino da preservare.
Nel pomeriggio ci riposiamo un istante nella piazza del paese, prima di riprendere la strada verso la stazione. Al fresco degli alberi, sulle panchine, si può anche usufruire del WI-FI free, seguendo le istruzioni che sono dissiminate nei punti in cui è possibile avere accesso alla rete internet.
La nostra visita ad Alberobello si conclude, mentre aspettiamo che il treno ci conduca di nuovo a Bari. Una volta arrivate a destinazione decidiamo di comprare i biglietti sia per arrivare alle Grotte di Castellana sia per Matera, così da finire gli acquisti per i nostri viaggi. Finalmente riusciamo anche a prendere una mappa della città presso il PIT, trovandolo aperto.
Ci attendono i soliti 2 chilometri per raggiungere l'hotel, per una doccia e riposarsi un pò.
La sera decidiamo di non allontanarci troppo per recuperare un pò le forze. Decidiamo di soffermarci a prendere un gelato presso la gelateria "Catullo", adocchiata proprio durante uno dei nostri soliti percorsi chilometri a piedi verso l'hotel.
La gelateria è molto grande, con una varietà quasi infinita di gusti. Con un pò di indecisione prendo un cono -molto grande a dir la verità, anche se era uno dei più piccoli- con melone, cocco e panna montata.
Daniela opta per le creme, anche se la sua montagna di panna finisce dritta sul pavimento.
Non avendo cenato, avevo voglia di qualcosa di salato, ma non trovo niente di mio gradimento. Persino il bar dell'hotel è vuoto.
Non ci resta che tornare in camera e cercare di dormire, zanzare permettendo!

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