“Nel 2004 a Palermo succede qualcosa d’imprevisto. Nel mese di giugno, un piccolo gruppo di ragazzi sta ragionando sulle loro future prospettive di lavoro, in una terra che non offre granché sotto questo aspetto. Di fronte all’idea di aprire un’attività commerciale, ai ragazzi viene paventato il rischio che qualcuno vada a chiedere loro il pagamento del pizzo. Stupiti di fronte a questa drammatica realtà, cercano istintivamente di reagire ma si rendono conto che non hanno ampi margini d’azione. Sono solo dei ragazzi, senza conoscenze illustri o importanti cariche politiche che permetterebbero loro di avviare un dibattito pubblico sul fenomeno. Quindi, impotenti, decidono di risolvere la faccenda ricorrendo all’unico strumento in loro possesso: la parola. La notte tra il 28 e il 29 giugno del 2004 stampano e affiggono su tutti i muri del centro della città migliaia di adesivi listati a lutto, che attirano subito l’attenzione dei concittadini per l’utilizzo di uno slogan quanto mai provocatorio, che recita ‘un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità’. Quella sfida alla città, che voleva essere un tentativo di aprire una breccia nel silenzio, con grande sorpresa degli stessi autori rappresentò l’inizio di un lungo e inaspettato cammino, che li avrebbe portati alla nascita del Comitato Addiopizzo.”
Oggi dall’esperienza di Addiopizzo nasce un testo prezioso, da cui sono tratte queste parole e che raccoglie i percorsi della Palermo araba, normanna e spagnola e i racconti della Palermo dell’antimafia, attraverso le parole ammalianti di Pico Di Trapani: “Viaggio in Sicilia”, un percorso di conoscenza attraverso i luoghi e le storie più significative della lotta antimafia, in tutte le librerie d’Italia per Navarra Editore.
L’autore – attivista palermitano, membro del comitato Addiopizzo e studioso del fenomeno mafioso – nella veste di “unconventional guide”, offre al lettore uno sguardo nuovo e inedito sul panorama palermitano, suggerendogli i mezzi per viaggiare tra i luoghi più suggestivi della Sicilia in maniera etica e responsabile, con la consapevolezza di non lasciare nemmeno un centesimo alla mafia.
Pico, anche grazie alla collaborazione di autori come Giovanni Impastato, fratello di Peppino, Orazio De Guilmi, Francesco Galante, presidente della cooperativa sociale “Placido Rizzotto – Libera Terra”, e le testimonianze delle associazioni che lavorano sul territorio, come Corleone Dialogos, costruisce un itinerario insolito e al tempo stesso coinvolgente e impegnato non solo di Palermo, ma anche di paesi come Caccamo, Cinisi, Partinico o Corleone, generalmente legati in maniera univoca alla mafia. Luoghi che necessitano di essere riscoperti e rivalorizzati, non basandosi più su vecchi stereotipi, ma sulle persone che ogni giorno si impegnano per dire il loro no al pizzo e al racket dell’estorsione mafiosa, sui giovani che amano la loro terra di Sicilia e non tollerano più banalizzanti etichette mafiose.
Aritravelplan
Travel Planner per passione. Moglie e mamma adottiva di Calimero e Silente, viaggia da quando ha 12 anni e vuole vedere tutto il mondo!