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"Viaggio intorno al libro", sabato l'incontro con lo scrittore Andrea Gentile

Creato il 21 marzo 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Terzo appuntamento con la rassegna “Viaggio intorno al libro”, Sabato 23 marzo, alle ore 17, 00, allo studio di comunicazione culturale Otium, Andrea Gentile, scrittore  ed editor della casa editrice “Il Saggiatore”, racconterà del lavoro sui testi.

Il Saggiatore, fondata da Alberto Mondadori, è una casa editrice milanese indipendente che pubblica da più di cinquant’anni saggistica e narrativa con un profilo colto, illuminato e cosmopolita. Dal 1993 è diretta da Luca Formenton.

Sarà presente anche il giornalista marsalese Giacomo Di Girolamo, che di recente ha pubblicato il suo ultimo libro “La cosa grigia” con Il Saggiatore; a lui il compito di presentare il libro di Andrea Gentile “L’impero familiare delle tenebre future”, edito da Il Saggiatore nel 2012.

Andrea Gentile è nato a Isernia nel 1985 e vive a Milano. Ha lavorato con Enrico Deaglio per la stesura dei libri “Patria” (edito nel 2008) e “Raccolto rosso” (edito nel 2010), entrambi pubblicati dalla casa editrice Il Saggiatore. Nel 2011 è coautore con Maddalena Rostagno de “Il suono di una mano sola”, una pubblicazione che traccia un profilo della storia di Mauro Rostagno, ucciso per mano mafiosa a Trapani nel 1988.  Molti articoli di Gentile sono stati pubblicati su Alias, supplemento settimanale del Il manifesto e su IL, mensile de Il Sole 24 ore.

 

L’impero familiare delle tenebre future (recensione tratta da www.ilsaggiatore.com)

 

In un centrosud fantasmagorico e in un presente dilatato, mentre l’anziano Papa R sta morendo in diretta su tutti gli schermi della nazione, una ragazza è preda della narrazione di un calvario psichico, fatto a sbalzi come la geografia immaginifica che si trova ad attraversare. Dalle case di un’anonima quanto sapienziale frazione, Masserie di Cristo, la protagonista trascina un titanico racconto alla ricerca di un corpo scomparso – quello della madre, recatasi all’ospedale dove è infermiera e sicuramente uccisa, già uccisa, nella certezza psicotica della testimone che tutto narra. Errabonda, disperata e veggente, tra incontri mitologici ed esperienze apocalittiche, questa ragazza in preda a un disturbo ossessivo compulsivo attraversa rade, campi calvi, dirupi, balze, torrenti, si inerpica su chine pericolose, penetra clandestina in antri magici arredati misteriosamente, mentre in video il morente Vicario continua a sopravvivere, ipnotizzando il suo popolo con il semplice ritmo del suo cuore indebolito e sciamanico. Fatti sconvolgenti, apparizioni che aprono brecce nel tessuto della realtà, architetture non euclidee colpiscono a raffica il lettore: obelischi eretti in memoria di stragi mai avvenute, sculture di pietre ferine, cimiteri dalle tombe cancellate, animali mutanti, fatti indicibili e un profluvio di carne pronta al proprio destino di putrefazione graduale e immedicabile. Nella marea montante di questa carne, si aggira come uno spettro la protagonista disperatissima e impossibilitata a mettersi in contatto con la madre: il più semplice e amoroso dei rapporti che si complica in una quête metafisica e ostacolata dall’incrocio di molti destini, cani licaoni e personaggi trapassati che riprendono corpo non avendo perduto l’anima, mentre al centro del libro dorme un sonno segreto l’immane animale che regge le sorti del cosmo… In questa discesa per infera ad infera, si erige uno dei più sorprendenti esordi letterari dell’attuale narrativa italiana. Andrea Gentile impegna allo stremo la propria tenuta emotiva, catapultandoci in un’abnorme descrizione del territorio cerebrale e del significato della storia e degli universali, stracciati in quanto bersagli della narrazione e venerati in quanto sacre reliquie del fenomeno umano. Ricorrendo a una lingua conturbante per musica e sapienza, si costruisce un diario perpetuo che somiglia alle «croniche» fantastiche da territori dove il sogno si intesse col dramma mortale, cruento e mai defi nitivo. Talento immaginifico e plurilinguistico, Gentile si allinea alla nostra contemporaneità, che produce oggetti narrativi non identificati, rovesciando le strutture e alterando le percezioni: ponendo la volta delle stelle sotto i nostri piedi di viaggiatori mentali, ovverosia di lettori legittimati dall’autore a tornare a lande di incubo e di trasognate verità.Andrea Gentile (Isernia, 1985) vive a Milano. Questo è il suo primo romanzo.


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