Il pellegrinaggio sui luoghi dove ha vissuto e composto Lucio Battisti, uno dei più grandi, se non il più grande cantautore italiano di tutti i tempi, non raggiunge certo le proporzioni di leggende mondiali quali Elvis Presley o Bob Marley. Ma di certo, il ricordo del grande cantautore è ancor vivo nella mente e nel cuore di tantissime generazioni. Ecco dove rivivere le “emozioni” che ci ha lasciato Battisti.
Lucio Battisti e Mogol durante la cavalcata da Milano a Roma
I giardini di marzo di Lucio Battisti sono a Poggio Bustone
Il luogo ideale per ripercorrere la vita di Lucio Battisti è Poggio Bustone, comune del Lazio in provincia di Rieti. Qui, infatti, il cantautore è nato e cresciuto e in paese non mancano luoghi che lo ricordano. Il ricordo di Battisti inizia già con le prime case di Poggio Bustone: all’ingresso del paese c’è una targa evidenzia la sua data di nascita (5 marzo 1943). In paese c’è anche la casa natale del cantante ma non è visitabile. Per ricordarlo al meglio, quindi, si può fare un giro al parco pubblico, chiamato “Giardini di Marzo” come il titolo di una famosissima canzone di Lucio firmata in coppia con Mogol. Al centro del parco c’è una statua del cantautore raffigurato con l’inseparabile chitarra. Il parco è anche la location principale della sagra della porchetta, tradizionale appuntamento che si tiene ad ottobre e che celebra la porchetta locale, insaporita con pepe macinato, aglio, rosmarino e sale.
La tomba di Lucio Battisti è invece al camposanto di Molteno, il paese nel quale Battisti aveva scelto di vivere nell’anonimato, fino alla morte. Si tratta di una sepoltura anonima e senza epiteti, pare per volere della famiglia, che però i tanti ammiratori e nostalgici dell’autore di “Emozioni” continuano a cercare e visitare per rendere omaggio al loro idolo con poesie, lettere e biglietti.