Cari lettori,quello di oggi è un menù ricco, perché ci saranno non una, ma due recensioni, una videointervista e… un giveaway per voi.
Prestate dunque attenzione Siore e Siori, perché ne vedrete delle belle! In realtà, l’intenzione iniziale, era quella di fare una classica recensione, di un libro di un giovane autore italiano, che si sta imponendo per la sua innovativa e visionaria versione del classico della letteratura per ragazzi “Alice nel paese delle meraviglie” di Carroll. Poi, mi ha incuriosito l’idea di fare un raffronto con il suo romanzo d' esordio, diverso per genere e numero di pagine, ma altrettanto innovativo e straordinario. Quando sono venuta a sapere che avrei incontrato l’autore ai Delos Days di Milano, il passo verso la video intervista è stato breve.
Ecco quindi che da semplice recensione, siamo passati ad uno speciale. Quando sono arrivata a scrivere il titolo però, la parola “Speciale” non mi sembrava adatta, mi serviva qualcosa di diverso dal solito, che non fosse così abusato e convenzionale, perché Francesco Dimitri e la sua scrittura, sono tutto fuorché convenzionali. Non uno “SPECIALE” quindi, ma un “VIAGGIO”, non “Recensioni”, ma “Tappe”, non una “Videointervista”, ma “Due chiacchere in Cripta”. Mettetevi comodi, togliete le scarpe, aprite la mente. Io sarò la vostra guida.
Un consiglio: restate sempre sul sentiero, la foresta nasconde sogni che possono soffocarti di doloroso piacere e un Bianconiglio gigante bramoso del vostro sangue.Benvenuti nel Dimitriverso: Enjoy it!TAPPA I: LA RAGAZZA DEI MIEI SOGNITitolo: La ragazza dei miei sogni Autore: Dimitri Francesco Editore: Gargoyle Collana: Nuovi incubi Pagine: 195 Prezzo: euro 10,50Trama:Cosa succede quando incontri la ragazza dei tuoi sogni? Cosa succede se dopo un lungo periodo di solitudine giunge la ragazza perfetta, l'incarnazione di ogni tuo desiderio d'amore, di sesso, di amicizia? Potresti semplicemente esserne felice. Ma potresti anche incontrare un mago punk, svelare l'incanto che scorre tra le strade di città, scoprire che la realtà nasconde meraviglie ed orrori di cui non sospettavi l'esistenza. Perché ogni amore presenta un volto oscuro, e dietro ogni sogno l'incubo è in agguato. Non è possibile affrontarlo senza sacrificare qualcosa... Benvenuto nella storia gotica che terrorizzerà e commuoverà chi già ama e chi sogna di farlo.
“Ho iniziato a scrivere questa storia sperando che mi aiutasse a mettere in ordine nei ricordi. Non credo sia servito a molto: rileggendola, mi rendo conto che è solo una storia. Non c’è niente da imparare. Sarebbe bello se il mondo avesse un senso, ma temo che non sia così. La vita accade. Esistiamo e a volte viviamo, sospinti come zattere sul mare del tempo.Non è tanto, però è tutto”Spesso inizio una recensione con una citazione presa dalla prima metà del libro, questa volta, ho voluto invece riportarne le ultime righe.
Un modo diverso, per introdurre una storia diversa e unica nel suo genere, considerando che è stata partorita dalla penna di un giovane autore italiano, qui alle prese con il suo primo romanzo.Una storia d’amore.Una storia dell’orrore.Una storia di crescita e amicizia.Una storia di magia.Una storia vera.Una storia surreale.Una storia… di Francesco Dimitri, immaginauta (per auto-definizione) cresciuto nella terra di mezzo.
Lui, il protagonista, ha ventisei anni, una carriera scolastico/universitaria coronata di successi, la vita sociale di un carciofo lesso, una cotta stratosferica per la bella del gruppo che con lui segue ligia “la regola dell’amico” e una relazione virtuale con Mizzy79 “…treno diretto per la masturbazione”.
Uno sfigato da manuale.Lei è bionda, curve giuste nel posto giusto, piercing al capezzolo, carattere sicuro e deciso, bocca per rassicurare e far impazzire.
Unione improbabile, praticamente impossibile.Sbagliato, perché questa, è una storia d’amore.I toni e le atmosfere, mano a mano che si scorrono le pagine e i due protagonisti si conoscono, diventano più cupi, mentre una spettrale nebbia di mistero inizia ad addensarsi ed infittirsi. Una sensazione di oppressione e soffocamento stringe in una morsa il lettore. Una storia dell’orrore. I personaggi sono particolari e ben descritti; il protagonista con il suo io narrante cattura il cuore, facendoti un po’ invaghire, commuovendoti per la sua voglia divorante di contatto e amore, per la sua ricerca di riscatto verso un mondo che lo ha sempre visto come lui stesso si vede: uno sfigato, un perdente, una nullità.
Ma Sofia (la Lei in question), cambia qualcosa. Rompe le mura di spesso vetro che si era meticolosamente costruito intorno per proteggersi. Egli esce dalla prigione e si affaccia al mondo, trovando coraggio e sicurezza. Finalmente cresce, non solo per lo scorrere del tempo anagrafico, ma nel profondo, scoprendo che lo studio non è tutto, che al mondo c’è altro, c’è di più e che se solo lo vuole può prenderlo.Una storia di crescita.Oltre all’amore, riscopre un rapporto d’amicizia che aveva finito con il trascurare. Un rapporto schietto e senza cerimonie, che sarà messo alla prova, ignorato, bistrattato e sottovalutato. Un rapporto al quale aggrapparsi quando il mondo crolla e apre le sue fauci per inghiottirti.Una storia d’amicizia.Dagon è il soprannome (di Lovercraftiana memoria), di questo amico. Un personaggio azzeccato, descritto con perizia, che più di una volta ruba la scena al protagonista per quell’innata “presenza scenica” di cui è dotato. Un ex compagno del liceo, che suona rock industriale e si occupa di magia ed esoterismo.
“… aveva una lunga cresta punk di capelli neri, due orecchini a forma di pugnale, una catena da ferramenta attorno al collo, chiusa da un lucchetto. Uno spuntone d’acciaio gli traforava il sopracciglio destro, un altro veniva fuori dal labbro inferiore, e un dischetto nero adornava il lobo sinistro.”Schifezze per la maggior parte della gente, indissolubile parte della realtà per altri. Il nostro Lui, nonostante tutti i suoi studi e la sua serietà, si vedrà costretto a ricercare quel compagno tanto strano, che potrebbe essere un nerd, ma che risulta invece un gran fico, che traffica con specchietti rivelatori, traccia pentacoli protettivi e gira armato di spada.Una storia di magia.Questi sono i presupposti per una storia di fantasia, perché gli ingredienti orrore e magia, non potrebbero condurre ad altro.
La caratteristica di questa storia surreale è però il forte realismo che la permea, a partire da Roma, con i suoi tram e i buttafuori appollaiati a far da selezionatori, passando per lo stesso protagonista che potrebbe essere il tuo vicino di casa secchione, che magari arrossisce quando lo si saluta.
Il linguaggio, spesso colorito, non scade mai in forzature improbabili sulle quali spesso gli scrittori calcano la mano.
Questo richiama certamente alla mente altri libri di giovani autori esordienti, catalogati nella cerchia degli “impegnati” che, per conferire veridicità alle loro storie e ai personaggi, calcano la mano sul turpiloquio di cui le nuove generazioni, secondo loro, sono affette da una malattia estranea al loro microcosmo intellettuale.Intendiamoci, non voglio far critica bigotta, semplicemente, penso che il realismo del personaggio e del suo parlare, non è direttamente proporzionale al numero di sproloqui o bestemmie che usa, e, a confermare questa teoria, è arrivato Francesco Dimitri con “La Ragazza dei miei Sogni”.
Una storia Vera. Una storia Surreale.Una storia di cui ho (volutamente) solo accennato la trama perché le 195 pagine che la compongono sono tutte da scoprire e gustare, e anche un piccolo particolare di troppo vi renderebbe la bocca amara. Una storia ricca scritta con uno stile che scorre via veloce e impreziosita da perle che si imprimeranno nella mente di chi legge.L’incipit ad esempio potrebbe essere uscito dalla mia bocca:
“Odio i libri scritti in prima persona. Mi danno l’impressione che l’autore si ritenga un tipo più interessante della media, uno le cui idee sulla vita, l’universo e tutto quanto meritano almeno l’immortalità effimera della cellulosa. Non sono un grande ecologista, ma in questi casi mi dico, evviva l’Amazzonia. Non c’è niente di peggio poi, dei libri in prima persona con protagonisti i giovani, diciamo tra i quindici e i trent’anno. (…) Il mondo è pieno di pessimi romanzi, ma quelli in prima persona con protagonisti i giovani meritano un posto d’onore nella biblioteca dell’Inferno”.Un’altra chicca è un personaggio misterioso e ammantato di fascino e potere chiamato “L’uomo in Frac”. Impareggiabile.
“<< Chi dobbiamo incontrare?>><<L’uomo in Frac>>.<<Come quello della canzone…>>Mentre suonavo al citofono, Dagon sbuffò. <<Modugno l’ha scritta per lui. Lo sanno tutti>>.”TAPPA II: ALICE NEL PAESE DELLA VAPORITA’Titolo: Alice nel paese della Vaporità
Autore: Francesco Dimitri
Editore: Salani
Pagine: 280
Prezzo: 16,80 euro Trama: Ben è un giovane londinese che soffre di allucinazioni. Per lavoro legge manoscritti. Una notte gli arriva un libro che si chiama Alice nel Paese della Vaporità.
Noi con lui seguiamo la storia di Alice, un’antropologa che vive in una Londra Vittoriana che non c’è mai stata.
Alice viaggia nella Steamland, una terra invasa da un gas che provoca allucinazioni e mutazioni. Una terra in cui la realtà cambia a ogni istante, in cui ‘giusto’ e ‘sbagliato’ sono soltanto parole, e in cui le parole stesse di trasformano in odori e sensazioni. Quella di Alice parte come una ricerca, ma si trasforma subito in una lotta per la vita e per la morte. Alice dovrà sopravvivere in una terra oscura, in cui non c’è differenza tra orrore e meraviglia. Ben legge la sua storia.
E qualcosa succede anche a lui.
“Vaporità: gas simile al vapore, è il più potente allucinogeno mai sintetizzato e respirarla a lungo aumenta il rischio di avere figli deformi. Infine ha una caratteristica ancora più bizzarra, la fluidità ascensionale. In pratica, camminando in orizzontale, normalmente, la Vaporità ha la consistenza di nebbia e vapore. Ma muovendocisi in verticale, è possibile cavalcarne i gorghi, planare in una strana consistenza ovattata la cui natura nessuno scienziato ha mai capito.”(Da www.alice.salani.it )Una volta il paese di Alice era quello delle Meraviglie, anche se, scorrendo le pagine del classico di Carroll e leggendo tra le righe, scoprirete che poi quel paese tanto meraviglioso non è. Oggi il paese di Alice è quello delle Vaporità, in cui puoi cavalcare gorghi come un surfista e restare sospeso a mezz’aria in combattimenti che al confronto quelli di Matrix sono saltelli.
In questo straordinario universo visionario tutto ciò che si vede e percepisce non è come sembra, perché al solo contatto con quel vapore vischioso le percezioni mutano, scaraventandoti in un trip senza eguali, in cui i tuoi figli potrebbero essere umanoidi con le chele, gli occhi da camaleonte e le ali da pipistrello.
Immaginate di sapere tutto questo e di scegliere comunque di andare a fare studi e ricerche in un posto del genere, come minimo sareste dei pazzi.
Dunque preparatevi perché... Alice è una pazza. Non dolcemente svampita come il modello Disneyano, non immatura e curiosa come quella di Carroll, ma pazza e annoiata. Alice vive in una Londra Vittoriana alternativa, in cui 1982 anni prima,“uno scienziato riscoprì alcune macchine di cui si era persa memoria, le Antiche Tecnologie. E le rimise in funzione. Per farlo ebbe bisogno di modificarle pesantemente: le sue macchine erano alimentate da Vaporità. La Corona voleva le macchine, ma non il prodotto di scarto, quindi fece costruire il Muro di Ventole: una gigantesca barriera che circonda Londra, scaricando la Vaporità nel resto dell’Insula Albionum. E l’Insula divenne la Steamland, una terra di mutazioni costanti, di allucinazioni e nebbia.”(da www.alice.salani.it )Ma la vita di città, non fa per la nostra protagonista, lei ha bisogno di muoversi, di scoprire cosa c’è al di là del Muro, di tornare alle origini. E’ proprio dallo Steamland che viene Alice, da quel mondo duro e allucinato.
Sarà Solomen Stolze, studioso e suo futuro mentore, a salvarla e portarla lontano dalla vaporirità. Lui le farà da padre e professore, la spronerà nella crescita e nello studio, nella speranza di “ripulirla” completamente del suo passato. Ma a Londra, nonostante tutto, Alice non è felice. A Londra, lei si annoia. Così parte per uno studio scientifico sugli abitanti di quei luoghi e si immerge in quella bruma di viaggi dei sensi.
Ma questa non è solo la storia di Alice, è la storia di Ben.
Giovane, con un lavoro di revisore di manoscritti e una malattia che lo tormenta sin da piccolo. La Sindrome di Alice nel Paese delle Meraviglie :“si manifesta con allucinazioni consistenti in distorsioni nella percezione somestetica, relativa cioè alla forma e alle dimensioni del proprio corpo o di una parte di esso, e in altre manifestazioni come lo "scotoma astenopico", in cui il paziente assiste alla graduale sparizione della cosa che sta guardando.”(da www.alice.salani.it)Una sera riceve una strana mail con all’interno la prima parte di un libro dal titolo “Alice nel paese della Vaporità”. Lui inizia a leggere e, insieme al lettore, rimane affascinato da questo mondo pazzesco ricco di personaggi surreali e immaginifici, con una protagonista forte e determinata a capire ed imparare.
Una storia nella storia, con un’impostazione rubata alle mille e una notte. Una cornice i cui contorni si fanno sempre più labili e sfuocati, che inducono il lettore a chiedersi se sia Sherazade a narrare o se siano le storie stesse a parlare di lei.
Un libro niente affatto semplice, da leggere con attenzione, perché c'è il pericolo di smarrirsi all'interno di questo intreccio labirintico e onirico.
Un libro che sorprendentemente ho visto infilato tra gli scaffali dei libri per ragazzi di età tra i 10 e i 13 a cui, secondo me, non dovrebbe certamente essere destinato.Alice è un libro molto spesso crudissimo, con scene che volutamente non lasciano niente all’immaginazione.
Io mi ci sono avvicinata viziata dalla collocazione della libreria, aspettandomi quindi un determinato tipo di contenuti, ma già a pagina 15 ho dovuto fare una rielaborazione di rotta. Questo NON è un libro per ragazzi, di certo non per chi ha sul comodino storie tipo “Topo Tippete e l’ Isola del Tesoro”. Questo libro è dagli Young Adult (meglio se poco Young e più Adult) in sù.Un romanzo che si legge per gustarsi una rivisitazione originale, ma anche per i mille messaggi che Dimitri dissemina tra le righe e che non si è mai certi di aver colto fino in fondo. Consigliatissimo per far lavorare il cervello, per farlo aprire a un universo unico ed originale.
Piccola chicca:Il filo che unisce “La ragazza dei miei sogni” ad “Alice el paese della Vaporità” non è un’invenzione, perché entrambi fanno parte del Dimitriverso, un mondo dove fantasia e verità sono amalgamati così da non poterne trovare confini precisi.A pagina 29 troverete:
“Se ne fanno, al pub di disorsi, e quelli di Marie tendevano al new age. Ogni tanto si faceva vedere in giro con un ragazzo, un punk italiano che si faceva chiamare Dagon e diceva di fare magia.”Vi ricorda niente?
In questo viaggio non è ancora stato citato, ma tra questi due libri, ce n’è uno in mezzo, dal titolo “Pan”, di cui certamente ricorderete la copertina di sicuro effetto: fondo viola con Colosseo stilizzato sul quale sta a gambe larghe, un tipo malignetto, tutto in nero. Anche “Pan” sta nel Dimitriverso, e anche lui, si ritrova in “Alice”:
“C’era la Bibbia, c’erano libri di John Fante e Clive Barker, un’edizione in due volumi di Moby Dick, tanti libretti colorati e pieni di figure, un libro viola che si chiamava Pan. E tanto altro. Alice prese il libro viola, aggrottando le sopracciglia. Non ne aveva mai sentito parlare, eppure le sembrava familiare. Forse Solomon ne aveva una copia. Ma no, non era quel tipo di familiarità. Era più come se avesse ritrovato un suo vecchio diario. Ed era in ottime condizioni: sembrava nuovo o quasi. Alice sosse la testa, rimettendo a posto il libro. Nella Steamland, alle sensazioni strane ti abitui.”Per sbirciare il primo capitolo, potete andare su www.alice.salani.it e visitare il sito dedicato al libro, oppure potete ciccare direttamente il link di seguito: http://www.apelibri.it/UPLOADS/file/Alice_invito.pdf DUE CHIACCHIERE IN CRIPTA…“Capisco le chiacchiere, ma perché in cripta?” vi domanderete voi. Semplice, perché la “Cripta” è il posto dove ho intervistato Francesco. Come ho già detto prima, ci siamo incontrati in occasione dei Delos Days di Milano, i quali avevano luogo in una struttura in cui si incontrano appassionati di giochi di ruolo, giochi da tavolo e affini. Nei sotterranei è stata allestita la “Cripta”, con tanto di bara, scheletro, fossa con catene e candelabri, in cui fare “rievocazioni” in costume. Vista l’anima intrisa di fantastico di cui Francesco è dotato, ci sembrava un bel posto in cui fare due chiacchiere.
Ecco quindi da dove sono nate le “Due chiacchiere in Cripta”
"Il progetto più immediato è il nuovo romanzo. La storia è ancora top secret, ma l'ambientazione è l'Italia di oggi. Date di uscita? Ah, saperlo. Non credo ci vorrà tantissimo, comunque. Poi ci sono altre cose che bollono nel pentolone, ma è davvero troppo presto per rimestarle..."GIVEAWAYPer rendere questo viaggio ancora più speciale, per chi commenterà questo post con qualcosa di diverso da “vorrei tanto questo libro” e magari dimostrando di aver letto ciò che ho scritto, la Gargoyle ha messo in palio, una copia di “La ragazza dei miei sogni” da poco nelle librerie in seconda edizione.
Un modo per scoprire il Francesco degli esordi e per iniziare il vostro personale viaggio nel Dimitriverso, che sono sicura vi catturerà.
Good Luck!L’AUTORE: Francesco Dimitri è nato in Italia nel 1981 e vive a Londra. Scrive, collabora con riviste, agenzie di comunicazione e blog, gioca di ruolo e va in giro per boschi. Ha finito di scrivere Alice in una casa vittoriana, mentre si dedicava a esperimenti strani.