Viareggio da 139 anni è la testimonianza delle capacità e dell'inventiva a festeggiare degli italiani e dei viareggini in particolare per allestire la festa più spettacolare dell'anno.
I carri che ogni anno sfilano a Viareggio sono un vero trionfo di colori, musica, movimento, che niente hanno da invidiare al famoso Carnevale di Rio da Janeiro
Il martedì grasso del febbraio 1873 iniziò il Carnevale di Viareggio, quando alcuni ricchi personaggi decisero di mascherarsi per protestare contro le tasse.
Questo corteo di carrozze segnò l'inizio di quello che doveva diventare l'evento più spettacolare, allegro colorato e ironico, come solo i toscani sanno esserlo.
I carri, si incominciarono a costruire alla fine dell'ottocento, con l'intervento di carpentieri, fabbri scultori e artisti della cartapesta.
Dall'unione di tutti questi maestri delle varie professioni, i carri iniziarono a percorrere i grandi viali della passeggiata a mare, sempre più belli, sempre più grandi.
Anche il periodo della prima guerra mondiale non fece cambiare le abitudini di festeggiare il Carnevale, con sempre maggiori attrazioni e con l'intervento delle parti meccaniche che riuscivano a rendere i carri meravigliose macchine in movimento, ma di una gran leggerezza, essendo la materia prima delle grandi maschere la cartapesta.
Nel 1921 venne composta la canzone ufficiale del Carnevale, la " Coppa di champagne " inno che tuttora accompagna i carri durante il loro percorso.
Al grande lavoro di costruzione, che dura praticamente da un anno all'altro, viene data l'importanza che certamente merita nel farlo conoscere, con l'avvento della televisione.
La popolarità di questo evento di gioia e allegria cresce velocemente e i viali a mare di Viareggio si riempiono fino all'inverosimile
La satira pungente dei viareggini non risparmia proprio nessuno, più o meno bonariamente, ma tutti i personaggi sia della politica che della società che conta sono ormai rassegnati ad essere immortalati nelle maschere di Viareggio
Il tramonto versiliese mette la parola fine a questo mondo di musica e di maschere, di colori e di coriandoli,
ma tutti sono contenti e il ballo nelle strade diventa generale, allegria veramente contagiosa