Vico Equense e Gigino, il re della pizza al metro

Da Ilrepungente @Repungente

L’ultimo mio breve ma coinvolgente viaggio è stato in terra campana, una regione piccola ma accogliente e ricca di sorprese, con panorami, luoghi da visitare e scenari mozzafiato, in cui poter apprezzare, oltre alla pregevole cucina, tutta la simpatia, la cordialità e l’originalità che caratterizza gli abitanti del posto.

Tra i tanti luoghi campani che ho visitato, Vico Equense è una tappa d’obbligo e una perla per chi vuole visitare la costiera sorrentina, raggiungibile in auto o con la circumvesuviana che congiunge Napoli con Sorrento, passando per Pompei e molti altri paesi interessanti, da visitare.

Il paese, di oltre ventimila abitanti, è situato tra i monti Lattari e il mar Tirreno, a novanta metri dal livello del mare, mostrando ai curiosi visitatori un panorama incantevole, lasciandoli sospesi su una terrazza incastonata tra cielo e mare.

Vico si può girare facilmente a piedi e, se la giornata è soleggiata, è divertente passeggiare tra i tanti vicoletti del paese che sono caratteristici e poco trafficati, in cui è facile imbattersi e apprezzare i classici limoni di Sorrento con i loro frutti profumatissimi e dalle dimensioni extra large, da cui si ricava il buonissimo limoncello e le granite, oltre a tantissime e particolari piante grasse che pendono o fanno capolino dai balconi delle case.

Tra i tanti luoghi d’interesse di Vico Equense troviamo la passeggiata sul lungomare, con una piccola villetta alberata in cui potersi riposare e rinfrescare in una delle tante panchine che si affacciano sul golfo di Sorrento, con le alte scogliere a picco sul mare, le baie, le insenature e le piccole spiagge di sabbia da ammirare.

Nelle vicinanze, percorrendo tutto il lungomare a piedi, ci s’imbatte nella chiesa della Santissima Annunziata, realizzata agli inizi del quattordicesimo secolo e che, fino al 1818, era la cattedrale della diocesi di Vico Equense, ma che al mio arrivo era chiusa; la chiesa è eretta su un costone roccioso a strapiombo sul mare, con la facciata in stile barocco e un campanile a base quadrata risalente al sedicesimo secolo e voluto da Paolo Regio, con un arco sotto di cui passa la strada che porta alla chiesa.

Nella ringhiera laterale a fianco della chiesa è possibile ammirare una statua bianca della Madonna che volge lo sguardo al mare e un antico portale, situato al fianco, probabilmente in bronzo con numerose statue incastonate che danno un bell’effetto d'insieme all'intero portale.

Nelle vicinanze della chiesa, sempre percorrendo stradine e vicoletti, si giunge al castello Giusso, edificato nel tredicesimo secolo, circondato da altissime palme e utilizzato come sede per cerimonie, incontri ed esposizioni artistiche, non visitabile al suo interno.

Della struttura originaria rimane ben poco, se non qualche pezzo di muro di cinta nei pressi del castello e una terrazza sul mare, perché ristrutturato e modificato nel corso dei secoli a seguito d’invasioni e attacchi dei pirati.

Oltre alle bellezze paesaggistiche e monumentali a Vico Equense e alla piacevolissima compagnia (che merita una cascata di baci) esiste anche un’attrazione imperdibile cui difficilmente si può rinunciare: il piacere di gustare una delle pizze più buone e rinomate di tutta la Campania: la Pizza al metro!

Per gustare questa pizza il luogo prescelto è Gigino, soprannominato il “re della pizza al metro”, nonché ideatore e fondatore che realizzò e brevettò questa particolarissima pizza dalla forma ovale negli anni trenta.

Il ristorante - pizzeria, per le dimensioni su cui si estende la struttura e per la varietà e la qualità di pizze prodotte ha affiancato al suo nome anche la denominazione di “L’Università della Pizza”; una tappa fissa che chi si trova a Vico e ha voglia di mangiare un piatto unico e imitato in tutto il mondo.

Il menù comprende tantissime varietà di pizza, dalle classiche a quelle più ricercate, con la possibilità di prendere pizze dal mezzo metro (ideale per due persone molto affamate) a salire che sono servite su un carrello in alluminio e tagliate a spicchi dai camerieri.

Il mezzo metro che abbiamo scelto era suddiviso in due, con una parte di pizza margherita con pomodorini e mozzarella di bufala e l’altra con salsiccia e friarielli, piatto tipico campano dal gusto intenso e deciso, che al solo pensiero mi viene l’acquolina in bocca.

Arrivati nel locale, inizialmente abbiamo trovato diversi tavoli occupati, ma verso le due si è riempito completamente, sinonimo di piatti squisiti e alla portata di tutti, un luogo ideale per un pranzo aziendale, per condividere qualcosa di buono con gli amici o per un’intera famiglia.

 Consiglio a tutti, se vi capita di passare da quelle parti, una capatina da Gigino, ma in generale a Vico Equense che mi ha lasciato un’ottima impressione e in cui tornerei volentieri, possibilmente nei periodi tardo primaverili o estivi per apprezzare al meglio questo incantevole paese e tutte le bellezze che offre ai visitatori.


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