Ma come si genera questa situazione? Semplice: creando una normativa opaca e aggirabile. Come quella che consente di vendere a chiunque qualunque oggetto a patto che sia "opera del proprio ingegno". Ovvero se sei un artigiano e fai degli orecchini in ferro battuto puoi piazzarti nell'area commercialmente più appetibile della città, dove gli affitti costano decine di migliaia di euro al mese. E vendere. E se quelle opere sono veramente o non veramente frutto del tuo ingegno poco cambia, tanto nessuno può ragionevolmente verificarlo. Dunque una parte di questi banchetti sono totalmente abusivi e una parte, invece, sono in qualche modo ascrivibili ad una assurda norma inscritta in una Legge Regionale che dovrebbe essere adeguata ai tempi e modificata dalla Legge Quadro sul Commercio che però la sempre più imbarazzante amministrazione Zingaretti sta tenendo ferma in Commissione Commercio alla Pisana da due anni. Un altro aspetto dell'atroce lavorìo a favore delle lobbies che, dal commercio ambulante passando per la sanità per arrivare alle mafie degli occupatori di case, l'amministrazione regionale sta compiendo scientificamente e chirurgicamente ogni santo giorno. Riuscendo peraltro quotidianamente a intortare i media che raccontano l'attuale Governo regionale come dedicato alla innovazione, alla crescita economica, alle start up. Le vere start up sono i miliardi di bancarelle per strada, impossibili da sradicare senza l'approvazione della Legge sul Commercio, e i prepotenti occupatori di case che grazie alle norme zingarettiane possono ora passare avanti alle persone che onestamente avevano aspettato il loro turno.