Video. Alzi la telecamera e sorpresa. Favela abusiva dentro (dentro!) agli uffici comunali della Casa della Città

Creato il 23 ottobre 2015 da Romafaschifo

Il fatto che dovunque ti giri, in questi anni a Roma, ci sia un villaggio, una bidonville, una favela, un dormitorio abusivo, non dovrebbe purtroppo costituire di per se notizia. E' così sfortunatamente dappertutto e siamo arrivati al punto che si campeggia allegramente nei giardini di Piazza Esedra e nelle aree più pregiate di Villa Borghese.

Tanto nessuno ti dice nulla, se ti dicono qualcosa non rischi nulla perché le leggi italiane non hanno una magistratura che le applica veramente e, anche se fosse, sono scritte per fare in modo che tutti possano ottenere un salvacondotto. Tanto non c'è controllo, non esiste videosorveglianza e tutto è lasciato al caso e all'improvvisazione. Qualche villaggio abusivo è smantellato - con enorme dispendio economico per le nostre casse - da Polizia Municipale e Ama ma si riforma il giorno dopo perché tanto non si rischia nulla di nulla.

Certo però scoprire un accampamento ben nascosto dentro ad una sede del Comune di Roma inizia ad essere imbarazzante. Questo palazzo, recentemente riqualificato e modificato nelle sue fattezze architettoniche, ospita la Casa della Città. E' il tentativo romano - fatto da qualcuno anche con buona volontà, ma senza i mezzi necessari - di avere anche a Roma un urban center degno di questo nome. Al di là dell'impegno di qualche dipendente comunale, nessuno ci crede e evidentemente la sensazione di pressappocchismo e sciatteria è tale che alcuni hanno pensato bene che nessuno si sarebbe accorto se una parte della struttura fosse stata trasformata in bidonville. E così è stato. L'indizio è un materasso in terra, ma la sorpresa è sopra: un deposito di oggetti che ricopre tutto il soffitto della struttura aggettante. Scarpe, vestiti, scatole. Un grosso guardaroba per diverse persone.

Se tra i mille modi che hai a Roma per farti il tuo personale accampamento illegale vieni a scegliere proprio uno spazio del Comune, frequentato da dipendenti e ospiti, di proprietà dell'assessorato al Patrimonio ovvero proprio quell'assessorato che dovrebbe trasformare il disastro romano da problema a opportunità di investimento per mezzo mondo, allora significa proprio che hai perfettamente capito che il livello di anarchia e cialtroneria è superiore a qualsiasi ipotizzabile previsione. D'altronde questa è la "Casa della Città", più casa di così...