La partita certamente era una di quelle da bollino rosso, non certo per il pubblico, quanto per la posta in palio. Aranova e Foggia sono tutt'ora alla ricerca disperata di punti per evitare il play out, ma la squadra di casa aveva dalla sua quattro punti di margine sulle pugliesi e le sarebbe bastato un solo punto per essere matematicamente salva. Più critica la situazione delle rosso-nere che dovevano necessariamente vincere per tentare di scalare almeno una posizione, quella che a fine stagione regalerà la salvezza diretta.
Condividi su Facebook
C'erano tutte le premesse per una partita avvincente e vibrante e così è stato con le due squadre che hanno dato tutto dall'inizio alla fine senza mai risparmiarsi. Inizia bene l'Aranova che sfiora il gol con Carta e viene immediatamente punita dal capitano foggiano Porcelli brava ad infilare Scaccia da fuori area. Reagiscono le padrone di casa ma il loro gioco è spesso limitato al lancio lungo verso Carta che è sempre ben controllata dalle centrali pugliesi tutte dotate di grande fisicità. Il primo tempo termina 0-1 ma nella ripresa l’Aranova, trascinata da un’indomita Capuano, trova il gol del pareggio. Non c’è nemmeno il tempo di esultare che il Foggia raddoppia con Soldano su ripartenza che dribbla anche il portiere e deposita in rete. Poco dopo è Caputo a chiudere la partita beffando Scaccia da pochi passi. Le padrone di casa accusano il colpo e continuano a spingere ma senza impensierire più di tanto Cinquepalmi mentre il Foggia è molto ordinato e solido. Negli ultimi minuti entra Bucchi come quinto di movimento per le rossoblu ma senza fortuna. Il secondo gol dell'Aravova lo segna Carta a 9 secondi dalla fine, ma non c'è più tempo per acciuffare quel punticino che stà sfuggendo da troppe giornate e che mi ricorda un pò la ghianda dell'Era glaciale.
Finisce con tanto rammarico per l’Aranova, che nelle ultime quattro partite ha raccolto solo un punto compromettendo un pò quanto di buono fatto per tutto il campionato. Tutto rimandato all'ultima partita della stagione sul bollente campo di Marigliano con la certezza, se non altro, di recuperare qualche giocatrice. Contro la Focus la mancanza di Lucarelli ed Olmetti per squalifica e di Vellucci alle quali si è aggiunta Milia, infortunatasi nel primo tempo, si sono sentite e non è bastata una Capuano immensa a portare in paradiso l’Aranova. Merito del Foggia, squadra molto fisica e ben messa in campo, seppur con qualche giocatrice acciaccata ma con lo scricciolo Garruto preziosa su ogni pallone e capitan Porcelli pilastro della squadra. Con questa vittoria le rosso-nere vedono aumentare le probabilità di una salvezza diretta, visto che domenica prossima andranno a far visita al Pescara già retrocesso e con la grinta e la determinazione messa in campo a Rio Argento, difficilmente si lasceranno scappare una vittoria al sapore di salvezza.
di Letizia Costanzi