Monnezza chiama Napoli, purtroppo in qualsiasi angolo d’Italia si verifichi un’emergenza rifiuti il paragone è sempre e solo Napoli. E’il caso di Livorno dove si sono scatenate non poche polemiche per l’emergenza spazzatura che sta interessando la città negli ultimi giorni.
In un servizio fatto dalla trasmissione “L’aria che tira” in onda sul canale tv La7, la giornalista interroga alcuni passanti sulle pessime condizioni delle strade cittadine ed immediatamente una signora intervistata afferma: “sembra di essere a Napoli“. Segue immediatamente il commento della giornalista che, mostrando le cataste di sacchetti depositati sui marciapiedi ed in corrispondenza dei contenitori, dice: “non siamo nella Napoli dell’emergenza rifiuti ma a Livorno.”
Nonostante nella nostra città la crisi dei rifiuti sia finita ormai da sei anni – il governo, tramite un decreto legge, fissò la cessazione dello stato di emergenza nel 2009 – nell’immaginario collettivo il capoluogo partenopeo è e resta il metro di paragone. Ogni qual volta si parla di “monnezza” viene in mente Napoli, come se quello stato di emergenza non fosse mai finito. Si tratta di un’etichettatura comune, uno stereotipo, come quella di Napoli – camorra o quella convinzione che, regalandoci un sorriso, faceva notare Massimo Troisi durante un’intervista con il conduttore Pippo Baudo “a Napoli non piove mai, c’è sempre il sole“.