Video Girl Ai - Il Manga

Creato il 11 maggio 2015 da Flavio
Testata VIDEO GIRL AI - NEW EDITION 
Autore Masakazu Katsura
Nr. Testata 8
Data di uscita dal 05/11/2014 al 02/05/2015 
Dimensioni 13x18 
Stampa b/n
Pagine 336
ISBN
Sovraccoperta No 
Cover con alette Si
La trama di Video Girl Ai è, per certi versi, nota a tutti.
Un ragazzo timido con le ragazze, Moteuchi Yota, è innamorato di una sua compagna di classe, Hayakawa Moemi, che, a sua volta è innamorata del migliore amico di Yota, Nimaii Takashi. Il giorno che Moemi e Takahasi si mettono insieme, Yota, sconsolato, entra in un videonoleggio molto particolare. il Gokuraku. Da qui, convinto di noleggiare una videocassetta erotica, ne esce con un film intitolato Io ti consolerò, protagonista una bella e graziosa ragazza di nome Amano Ai. Una volta a casa sua riproduce il video su un videoregistratore difettoso. Il Gokuraku non è un noleggio normale ed il fatto che Ai esca dal video ne è una riprova. Il malfunzionamento della piastra di riproduzione, però, la rende meno femminile ed aggraziata di quanto promesso. Ai cercherà di aiutare Yota a conquistare Moemi, ma se ne innamorerà. Anche Yota ricambierà i suoi sentimenti, sentimenti che una Video Girl non dovrebbe avere, tanto da scalare una scala di vetro, fragile e tagliente come i sentimenti e l'amore, pur di salvarla dalla cancellazione, in quanto difettosa, da parte del suo creatore.
Ma è tutto qui? No. Infatti quello che ricordano la maggior parte di coloro che hanno letto delle avventure degli innamorati, in Italia tra il 1990 ed il 1993 sulle pagine dei 17  volumi della collana Neverland, o nel 2000 sui 13 volumi di Greatest, è la trama degli OAV (ovvero delle sei puntate di ventinove minuti l'una uscite per il circuito televisivo). 
Quello che appare chiaro nel leggere la nuova edizione proposta da Star Comics, che ha iniziato la sua pubblicazione in concomitanza con Lucca Comics 2014, è che molti di noi si sono dimenticati di Nobuko, di Video Girl Mai, dell'indecisione di Yota, di Moemi e della sua follia, di Takashi, e di tutto quello che è successo dopo la scala di vetro.
Video Girl Ai è il manga che ha permesso al mondo di conoscere Katsura Masukazu. E' il manga che ha permesso alla sua arte di uscire dai confini nazionali del Giappone e gli ha dato lo possibilità di condividere i suoi sogni con noi, offendo gli la possibilità di nutrire la sua immaginazione fino ad ottenere la spinta creativa per scrivere e disegnare I's, Zetman ed altri successi editoriali.
Già qui si apprezza la cura per il dettaglio, la fantasia ed il tempo speso nelle ricerche per il look dei suoi personaggi.  Si vive in Tokyo, si prende il treno con i protagonisti, se ne respirano le atmosfere, si desidera di essere sul posto con loro. Una volta che ci si è stati davvero, poi, non si può fare a meno che provare nostalgia ogni volta che si sfogliano le pagine di questi albi.
Video Girl Ai è un manga che resiste al tempo nonostante l'arcaicità dei videoregistratori, dell'assenza dei telefoni cellulari, della fiducia riposta nelle segreterie telefoniche. Non da meno qui si vede la passione di Katsura per la raffigurazione dei corpi femminili. Giovani ragazze spesso seminude e, quand'anche vestite, soggette ad inquadrature maliziose. Non si risparmiano le tavole corredate da un pizzico di malizia, da un sottofondo erotico. In quest'ultimo caso prima si punta sul semplice gioco di Ai per spingere Yota ad uscire della sua timidezza, poi si arriva ad affrontare un vero discorso sulla sessualità, passando anche attraverso una cruda scena di tentato stupro ed a tutte le implicazioni psicologiche e narrative che questo comporta.
Il manga è uno specchio della società giapponese dell'epoca e, probabilmente, raffigura gran parte della gioventù nipponica anche di oggi. La loro timidezza sociale, i loro disagi nascosti nei silenzi e nell'isolamento fino al bullismo vendicativo e senza scrupoli. Certi comportamenti di Yota, sopratutto durante la sua relazione con Moemi, lo rendono incomprensibile agli occidentali. Come può un ragazzo che ha visto realizzarsi il suo sogno romantico accantonarlo per dedicarsi, a sedici/diciassette anni, al lavoro? Ancora prima: Nobuko. Inconsueta situazione in cui una ragazza, più piccola per giunta, gli dichiara il suo amore e stravede per lui e lui se la lascia scappare senza un vero motivo apparente. Come può essere? I casi sono due. Uno è più profondo e psicologico, legato ai traumi reali che la gioventù giapponese vive fino a quando non finisce gli anni di superiori. La necessità di certezze, sicurezze e consolazioni (la mano tesa della bambina dell'asilo a cui fa riferimento lo stesso Yota) nelle quali i ragazzi si rifugiano e che quando vengono a mancare producono ferite che a fatica si rimarginano e che, comunque, rimangono dolorose. La seconda è la moda degli anni '90 del secolo scorso. Maestri come Adachi, Takahashi, esordienti come Matsumoto e lo stesso Tezuka cavalcano il gusto ed il piacere del pubblico nazionale nel leggere storie di triangoli amorosi tra giovani. Triangoli dove lui è sempre un eterno indeciso e le lei sono una più distaccata, ma con il cuore dolorante per non poterlo amare, ed una più coinvolta, tanto da non accorgersi di non essere il vero interesse amoroso del protagonista.  Qui succede più volte. Tanto che, forse, la storia a tratti diventa ripetitiva; bisogna ammettere che le indecisioni di Yota innervosiscono platealmente, nonostante tutte le scusanti che possono avere. A volte lo stesso autore sembra essere in difficoltà, tanto che usa voci fuori campo per sottolineare fatti ed eventi che accadono. E' un metodo che usa per spiegare, per anticipare o per accelerare la narrazione. Un modo abbastanza inconsueto e artificioso di narrare che, oggi, pare abbastanza inadeguato.

Video Girl Ai è senza dubbio un'opera che è stata, è e sarà negli anni meritevole di attenzione da parte del pubblico di lettori di fumetti nel mondo. E' un fumetto che rispecchia i sentimenti, i comportamenti e gli atteggiamenti che tanti di noi hanno tenuto nella loro adolescenza e che magari si portano dietro tutt'oggi.

Star Comics, dopo anni di vuoto, ha deciso di realizzare una nuova corposa edizione. Volumetti dotati di un gran numero di pagine, mensili, a 7€ cadauno, curati e ben rilegati. Hanno il solito difetto dei fumetti giapponesi editi in Italia: le copertine e, o, le costine sono spesso rovinate e si fa fatica a trovare un volume completamente sano da leggere e poi conservare in libreria.
Potevano fare di meglio? Secondo me sì. A mio parere avrebbero potuto realizzare una copia anastatica, tradotta in italiano ovviamente, dei volumi giapponesi della Shueisha: tredici volumi in brossura con sovracopertina plastificata. Secondo me sarebbe stata la soluzione migliore ed avrebbe reso giustizia ad uno dei manga più amati di tutti i tempi. L'edizione contemporanea è sicuramente di buon livello, ma la scelta di raggruppare il tutto in meno volumi, più grandi, a volte spezza un'emozione. Lo so che può non essere un valido argomento dato che prima di arrivare nei Tankobon i fumetti escono, in Giappone, settimanalmente o mensilmente su riviste usa e getta, ma la gestione dei cliffhanger qui sembra essere lasciata un po' al caso.

Se non l'avete letto, se l'avete letto su Neverland e poi l'avete venduto, se l'avete letto su Greatest e vi si staccano le pagine a sfogliarlo, se avreste sempre voluto leggerlo. ma..., se volete semplicemente leggere un bel fumetto, ecco questo è un gran buon acquisto.

Ovviamente, in appendice dell'ultimo, numero non può mancare Video Girl Len.

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